giovedì, 14 Novembre 2024

Siena, per  sindaco De Mossi cultura trattata da Cenerentola 

“Nel nuovo decreto della Presidenza del consiglio dei ministri il Governo intende chiudere i musei e le mostre d’arte: non posso che ritenere tale provvedimento inadeguato, eccessivo e contrario a qualunque iniziativa ragionevole. Soprattutto in un settore, quello della cultura, già profondamente provato dalle chiusure dei teatri, dei cinema e del mondo della musica benché questi avessero impiegato per tempo tutte le misure richieste per garantire le essenziali condizioni di sicurezza. È inaccettabile che la cultura venga considerata una ‘Cenerentola’ e che, per l’oggettivo impatto del settore, sia sempre trascurata e vessata”. Lo scrive in una nota Luigi De Mossi, sindaco di Siena, sottolineando che a causa del Dpcm “i musei senesi, primo fra tutti il Complesso del Santa Maria della Scala, ma anche il Duomo, il Museo Civico, l’Opa, la Pinacoteca fino al Santuario di Santa Caterina, la Sinagoga e tutti gli altri centri culturali, subiranno un impatto rilevantissimo senza che vi siano ad oggi misure di presidio per questo settore che ha sempre sostenuto e sostiene le città d’arte oltre che a diffondere la libertà di pensiero, l’educazione e la conoscenza che ci ha sempre reso liberi e indipendenti.  Come sindaco con delega alla cultura e nel rispetto delle gerarchie istituzionali, seguirò le norme e le indicazioni che mi saranno date – afferma Luigi De Mossi – ma non posso che dissentire con questa iniziativa del Governo che auspico riveda le proprie posizioni soprattutto per una città come la nostra, dove la disciplina dei cittadini e dei turisti ha sempre consentito visite e frequentazioni museali nel rispetto della salute di tutti e del libero pensiero”.

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