Preoccupati gli abitanti dell'Isola del Giglio per la presenza, proprio davanti al porto, del relitto della Costa Concordia. Infatti, si è appena saputo che per spostare il relitto ci vorrà un anno. "Qui la gente in estate viene per la natura, per stare tranquilla" dicono Paolo Fanciulli, titolare dell'hotel Bahamas e Carlo Solari, che ha un negozio di alimentari. "Quale tranquillità potremo garantire la prossima estate con la nave lì. Ci sarà un tracollo di presenze – aggiunge Fanciulli – non so quanta della gente che c'é resterà per la nave, ma ora al molo sembra di essere a Baghdad".
Gli abitanti del Giglio non sembrano dare troppo credito alle parole di Franco Gabrielli, commissario per l'emergenza che ha detto che "la nave forse darà qualche problema al turismo ma calamiterà qui il mondo intero". Tanti sono gli operatori della Protezione civile, delle forze dell'ordine, dei mezzi di informazione, che hanno riempito i loro alberghi, molti dei quali riaperti in fretta e furia, e le loro case. "Ma noi vogliamo i turisti che arrivano e stanno qui una settimana, che il giorno vanno al mare e la sera a giro per il Giglio", sottolinea Fanciulli. Poi c'é il problema dei traghetti che, con l'accesso al porto limitato, potrebbero aver difficoltà e diminuire le corse giornaliere.