sabato, 16 Novembre 2024

Parte da Firenze il futuro del turismo digitale in Italia

Il turismo digitale è stato protagonista a Firenze, nel’ambito di Ecositemi Digiltali, grazie ad un confronto promosso da Mibact, Mise, Regioni italiane e sviluppato assieme alla Regione Toscana e a Toscana Promozione Turistica. I main focus della giornata sono stati il coinvolgimento dei cittadini nella narrazione della destinazione turistica, l’utilizzo dei big data per profilare la domanda e i movimenti dei flussi turistici, la necessità di talenti in grado di trasformare le informazioni presenti in rete in offerte turistiche su misura. Gli elementi che emergono come fondamentali e imprescindibili riguardano la standardizzazione del processo di raccolta dei dati così come l’impostazione di strategie chiare, orientate al raggiungimento di obiettivi realistici e condivisi. “I Big data da soli non bastano – ha sottolineato Alberto Peruzzini, direttore di Toscana Promozione Turistica – occorre sviluppare le professionalità necessarie per lavorare su un turismo innovativo, uscendo dallo stereotipo e cercando nuove forme di narrazione e narratori”. “Ecosistemi Digitali non è solo un evento – ha detto Francesco Palumbo, dg del Turismo MiBACT – ma un momento di lavoro che coinvolge privati e settore pubblico per capire insieme dove lavorare al meglio e dove investire nei prossimi piani attuativi del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo”. “Dobbiamo essere concreti e imparare a sfruttare le opportunità del digitale non solo come vetrina ma anche come strumento per vendere le nostre eccellenze turistiche. I turisti stranieri devono avere un rapido accesso alle informazioni e comprare più facilmente i nostri servizi”, ha commentato Giovanni Bastianelli Direttore ENIT. Il think tank è stata anche l’occasione per discutere di ‘Local Engagement’ e ‘Sharing Intelligence’ con un focus specifico sull’accoglienza diffusa dal quale è emerso come le Regioni Italiane siano impegnate nella creazione di strategie di promozione turistica che puntano su nuove forme di narrazione digitale.

News Correlate