Il turismo a Montalcino torna agli stessi livelli pre-covid. Lo rileva il Consorzio del vino Brunello di Montalcino con riferimento al periodo giugno-settembre da cui emerge una autentica riscoperta della campagna toscana montalcinese da parte degli italiani. Oltre 100mila presenze nei 4 mesi estivi e una ripresa rispetto al 2020 che sfiora il +60%.
“Oggi – ha spiegato il presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci – siamo riusciti a farci riscoprire dai turisti italiani e dagli europei più vicini, quelli che spesso danno per scontate le ricchezze che abbiamo nei territori rurali italiani”. Meno statunitensi, inglesi, brasiliani, canadesi, australiani; più europei – tedeschi (+10%), belgi (+30%), olandesi (+30%) – e soprattutto più italiani. Cambiano i fattori ma non il prodotto: nel complesso, in un’area enoturistica storicamente dominata dagli habitué statunitensi (in media rappresentavano il 20% delle presenze), le presenze italiane sono cresciute di circa l’80% rispetto al 2019.
A Montalcino, dove la densità è di 1 struttura ricettiva ogni 35 abitanti, la Lombardia ha triplicato le presenze (circa 14mila). Buone performance anche da Lazio (+31%), Emilia-Romagna (+75%), Piemonte (150%). In generale, rispetto al 2019, a una crescita di quasi l’80% degli italiani fa da contraltare la decrescita del 30% nel numero degli stranieri, sebbene nel confronto con l’estate 2020 l’incremento sia stato di oltre il 150%.