Calano le presenze turistiche in Toscana nei primi 9 mesi
01 Dicembre 2025, 10:45
Nei primi nove mesi del 2025 in Toscana si è registrata una diminuzione delle presenze turistiche dell’1,9%, che diventa -2,5% se si tiene conto del numero di strutture, in aumento, che non assolvono all’obbligo di comunicare arrivi e presenze. In calo la componente nazionale (-2,1%), solo parzialmente compensata dalla crescita, molto contenuta, del turismo internazionale (+0,4%). Lo evidenzia l’Irpet in una sua nota sulla congiuntura turistica in Toscana.
Per quanto riguarda le diverse tipologie ricettive, spiega l’istituto, emerge la sostanziale tenuta del comparto extra-alberghiero (-0,7%), all’interno del quale si distingue la performance positiva del segmento straniero (+1,5%). Di contro, la ricettività alberghiera mostra una flessione significativa (-5,1%) che coinvolge la componente italiana (-7,4%) e quella estera (-2,7%). Le principali destinazioni d’arte, prevalentemente urbane, svolgono un ruolo determinante nel contenere la contrazione complessiva toscana, con +10,5% di presenze, grazie alla crescita dei flussi internazionali, sia extra-europei (+12,4%) sia europei (+10,6%).
A seguire, le località montane (+9,6%), pur con andamenti differenziati tra le singole destinazioni. Emerge in particolare la vivacità della componente europea (+13,2%), che fornisce il contributo maggiore alla crescita complessiva. Nel caso degli ambiti collinari, prosegue la nota congiunturale, si osserva una crescita complessiva molto moderata (+0,9%), sostenuta principalmente dai mercati extra-europei (+5,4%) e dai turisti toscani (+1,8%). In lieve diminuzione invece la domanda italiana da fuori regione (-0,9%) e dei mercati europei (-0,5%).
Anche per i territori balneari si conferma la contrazione già rilevata nei primi cinque mesi dell’anno (-6%), determinata in particolare dal calo delle presenze europee (-6,4%), dei toscani (-8,3%) e degli italiani non residenti in Toscana (-5,1%). Un’analisi del periodo estivo (giugno-settembre) rileva che la variazione regionale si attesta a -1,7%, con un calo marcato delle destinazioni balneari (-5,3%), la sostanziale stabilità delle aree collinari (+0,4%) e i buoni risultati registrati sia dalle destinazioni d’arte (+8,5%) sia da quelle montane (+10,2%).
Per Daniele Barbetti di Federalberghi Toscana, “è necessario lavorare per rafforzare i mercati internazionali e la nostra presenza e capacità attrattiva delle destinazioni su quei mercati. Sul fronte del turismo interno, invece, occorre agire da un lato per rafforzare il potere d’acquisto degli italiani e dall’altro per creare forme di incentivazione alle vacanze, magari in periodi di stagione diversi da quelli tradizionali”.