L’inverno 2014-2015 in Trentino è stato caratterizzato dalla mancanza di neve ma anche dalla mancanza di turismo russo. Il crollo del rublo, infatti, ha avuto ricadute sugli arrivi dalla Russia, diminuiti anche del 20-30%, secondo quanto ipotizza Andrea Weiss, direttore dell’Apt della Val di Fassa.
“Il rammarico è ancor più grande in considerazione della capacità di spesa dei turisti russi e del fatto che, con il Natale ortodosso, ci garantivano un buon numero di presenze in gennaio – spiega Weiss – nella settimana del capodanno siamo riusciti a colmare il buco con prenotazioni da altri mercati, nei prossimi mesi sarà più difficile”.
Tra le cause anche il fallimento di tanti piccoli TO russi. “Per fortuna il numero di russi in grado di prenotare individualmente con sistemi di booking tradizionali è sempre maggiore, contiamo che lo sia sempre di più”, conclude Weiss.