La Guardia di Finanza ha fatto un’altra incursione in Trentino a caccia di evasori fiscali. Sono stati effettuati oltre 300 controlli con 100 pattuglie in negozi, bar, alberghi e ristoranti di Trento e Rovereto e delle più note località turistiche di montagna. I risultati confermano quanto avvenuto a febbraio e i finanzieri hanno accertato 50 violazioni sull'emissione di scontrini e ricevute fiscali, con un'incidenza di circa il 18%.
Il caso più grave in Val di Fassa dove al titolare di un albergo-ristorante è stato contestato un numero così alto di violazioni che è stata proposta la chiusura dell'intero esercizio. Analoghi provvedimenti potrebbero scattare per altri albergatori e ristoratori. Un esercente di un bar della Val di Fiemme è stato accusato di evasione totale perché che dal 2009 si era dimenticato di presentare la dichiarazione dei redditi. “Il nostro piano di controllo economico del territorio – osserva Francesco Attardi, comandante regionale della GdF – è volto a tutelare gli operatori economici 'regolari' dalla sleale concorrenza degli abusivi e gli esercenti che rispettano gli obblighi di emissione dei documenti fiscali”.
Soddisfatto Carlo Rienzi, presidente Codacons, per il nuovo blitz e chiede di estendere i controlli e in tutta Italia. “Questi blitz sono utilissimi per il paese, dovrebbero essere ripetuti ogni settimana nelle varie città a vocazione turistica”.