martedì, 19 Novembre 2024

In Val Rendena gli alberghi registrano utili anche senza neve

Nonostante un inverno caratterizzato dalla mancanza di neve, grazie alla neve programmata, gli albergatori hanno chiuso bilanci positivi. Il turismo invernale è stato al centro di un convegno organizzato dalle Casse Rurali di Pinzolo e Adamello Brenta a Madonna di Campiglio.

Per Roberto Simoni, presidente della Cassa Rurale di Pinzolo, occorre chiedersi come il settore possa evolvere, anche in considerazione del cambiamento climatico che negli ultimi anni ha costretto gli operatori a fare i conti con la pioggia in estate e la mancanza di neve in inverno.
Secondo un’analisi dei bilanci 2015 effettuata dalla società Scouting c’è una ripresa del fatturato. Nel comprensorio della Valle Rendena cala il tasso di occupazione dei posti letto, che passa dal 54% del 2014 al 53% del 2015, ma cresce il fatturato medio, dai 713 mila euro del 2014 ai 747mila euro.
In Val Rendena nel 2015 sono cresciute le presenze del 6,2% (in Trentino +2,9%), i ricavi del 4,7% e il margine del 7,6%. Dati che trovano riscontro anche nella rilevazione delle presenze effettuata dalla Apt di valle. Per Matteo Bonapace dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, dopo un dicembre fiacco (con l’eccezione di Madonna di Campiglio), il turismo dello sci si è ripreso a gennaio e febbraio, con una crescita delle presenze in valle rispettivamente del 13,2 e 2,3% sull’anno precedente. Si assiste ad una crescita negli ultimi anni, con una stagione estiva limitata ai mesi di luglio e agosto. Se l’estate la Rendena è meta preferita dei turisti italiani, in inverno sono gli stranieri a riempire gli alberghi, pur con una ripresa di italiani negli ultimi anni.

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