lunedì, 23 Dicembre 2024

Turismo, la crisi salva solo le Dolomiti

L’Alto Adige la spunta grazie a stranieri e prezzi contenuti

L'estate turistica sarà all'insegna di una flessione e di contrazione dei posti di lavoro. Ad affermarlo l'Osservatorio della montagna, elaborato da Trademark Italia, che salva soltanto le località turistiche altoatesine “grazie alla consistente quota di turisti che sembrano tornati e che consentono all'Alto Adige di guardare con meno apprensione ai prossimi mesi”.
Secondo l'Osservatorio della Montagna “la vacanza all'insegna della tranquillità, della quiete, degli angoli di solitudine è meno allettante che nel passato. Nel 2013 sono state affiancate nuove proposte di una vacanza più attiva – si legge in una nota dell'Osservatorio – per coinvolgere i più giovani che sono destinati al ricambio generazione con i turisti oramai fedeli”. 
Secondo l'Osservatorio l'Alto Adige si salva, dalla crisi generale, anche "grazie alle quote leggermente più elevate, rispetto ai competitor più vicini, di clientela straniera ed anche in virtù di una rinnovata flessibilità in fatto di prezzi e di offerte che gli operatori altoatesini, a differenza di altri, riescono a coordinare senza dividersi. Insomma una serie di virtù che sembrano pagare. Anche se non hanno impedito una partenza fiacca della stagione estiva che, secondo il 47,9% degli intervistati, finirà con una leggera flessione rispetto allo scorso anno, ma senza drammi statistici ed economici. Anche con un mese di luglio non esaltante almeno finora – conclude l'Osservatorio – il previsto andamento positivo di agosto (massimo carico al massimo prezzo) aiuterà i bilanci stagionali". 

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