venerdì, 15 Novembre 2024

Aeroporto Umbria guarda a 2022 per consolidare ripresa

Per l’aeroporto internazionale dell’Umbria il 2021 è andato “ben oltre” le aspettative e ora si guarda al 2022 per consolidare la ripresa. Rispetto ai 37 mila passeggeri come prospettiva iniziale, lo scalo umbro chiuderà invece il 2021 con oltre 130 mila, guardando ai 300 mila per il 2022 (cifra massima ottenuta negli anni migliori pre-Covid) e puntando ai 500 mila da sempre evocati come punto di arrivo finale.

Dopo l’assemblea di Sase, la società che gestisce lo scalo, che si è tenuta lunedì mattina, il presidente del cda Stefano Panato oltre a fare il resoconto del 2021 e ad annunciare le prospettive 2022 ha illustrato le nuove quote azionarie alla luce della ricapitalizzazione, avvenuta nei mesi scorsi, e illustrato quindi il nuovo assetto societario: come socio di maggioranza la Regione Umbria attraverso Sviluppumbria (78,71% delle quote), la Camera di Commercio dell’Umbria (10%), il Comune di Perugia (6,25%), quello di Assisi (4,83%), seguono con quote sotto l’uno per cento Smp srl, Comune di Bastia e Comune di Gubbio.
La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, intervenuta alla conferenza stampa che ha seguito l’assemblea ha sottolineato che “l’aeroporto San Francesco è una infrastruttura strategica per l’Umbria, considerato che pure alcuni qualificati studi, infatti, hanno dimostrato come il traffico generato possa incidere positivamente su Pil ed occupazione”. “I dati 2021, nonostante non si sia in pratica volato sino a maggio – ha precisato Tesei – sono estremamente confortanti, anche grazie all’azione della Regione, per esempio, in ambito promozionale.
Altrettanto positive sono le prospettive 2022”.
La presidente della Regione ha anche ricordato di avere chiesto di adeguare un piano rotte suggerendo di incrementare l’offerta nel periodo ottobre-marzo 2022, visti anche i numeri del turismo nello stesso periodo del 2021.
Ma ora, come è stato ricordato dalla presidente Tesei, l’obiettivo è il piano industriale 2022-2024. “Attendiamo per gennaio – ha detto – il nuovo piano per poi valutare gli investimenti e l’opportunità di trovare un nuovo partner societario”.
Il 2021 pur vedendo una prevalenza per il 70% di passeggeri italiani, diversamente da quanto accaduto negli anni passati, ha registrato numeri pre-Covid, il che ci fa ben sperare anche per il prossimo anno. Passeremo da 10 alle 15 rotte con prevalenza di quelle internazionali”.

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