“Negli ultimi cinque anni, di cui due pesantemente condizionati dall’emergenza Covid – commenta il sindaco e assessore al Turismo, Roberta Tardani – più di un milione di persone ha visitato il Pozzo di San Patrizio di Orvieto e per ben 3 volte è stato migliorato il record di ingressi in un processo di crescita costante. Il risultato del 2023 rappresenta un importante traguardo, peraltro raggiunto in un anno in cui per diversi giorni a settembre il monumento è stato chiuso per consentire i lavori di installazione dei corrimano e delle protezioni ai finestroni, interventi da tempo auspicati e necessari per garantire una visita più sicura. Il dato che ci restituisce il Pozzo di San Patrizio, da qualcuno considerato poco significativo – prosegue – in realtà ha molteplici significati. Innanzitutto dai biglietti del Pozzo arrivano incassi per circa un milione di euro, una parte importante del bilancio del Comune di Orvieto, e come la gran parte delle risorse derivanti dai flussi turistici questi vengono reinvestiti nei servizi per la città e per i residenti. Come potrebbe un Comune, visti anche i rincari su utenze e interessi degli ultimi anni, mantenere la qualità dei servizi ai cittadini, manutenzioni, scuole, attività culturali? I risultati poi ci aiutano a misurare l’efficacia o meno delle politiche di promozione e in questi anni il monumento del Sangallo è stato al centro dell’attenzione dei mass media nazionali e internazionali e di eventi particolari che ne hanno rinnovato l’esperienza di visita in diversi momenti dell’anno. Ora sarà necessario, e non scontato, consolidare i livelli raggiunti e proseguire nell’obiettivo di aumentare la permanenza media dei turisti nel solco del progetto Orvieto Experience, recentemente avviato e legato alla valorizzazione delle esperienze sul territorio, e con il fondamentale apporto degli operatori privati nella qualificazione dell’accoglienza turistica”.
A partire dal 16 gennaio la custodia e la gestione di tutti i servizi del Pozzo di San Patrizio saranno affidati alla società Coop Culture che si è aggiudicata l’appalto per i prossimi cinque anni.