giovedì, 25 Aprile 2024

Tassa soggiorno, inopportuna per Turismo Verde e Cia

Comporterebbe pesanti ripercussioni per agriturismi umbri

"Inopportuna, penalizzante e controproducente". Sono le parole con cui il consiglio direttivo di Turismo Verde, associazione agrituristica della Cia, ha definito la tassa di soggiorno prevista dal decreto Calderoli in discussione in Parlamento. Per l'associazione si tratta di un'imposizione che rischia di avere pesanti riflessi su un settore come quello dell'agriturismo che, nonostante le difficoltà, sta faticosamente tenendo.
"L'introduzione della tassa di soggiorno – ha detto Giampiero Rosati, presidente di Turismo Verde dell'Umbria – comporterebbe pesanti ripercussioni anche per le 1.189 aziende agrituristiche umbre, alle prese con una situazione di grande difficoltà evidenziatasi nel 2009 con la drastica caduta degli arrivi (-5,41%) e delle presenze (-2,88%) solo parzialmente recuperata nel 2010".
Turismo Verde sottolinea piuttosto la necessità di snellire le procedure burocratiche e di semplificare le modalità di prelievo fiscale nel settore, obiettivo che contrasta fortemente con l'introduzione di questa nuova tassa.

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