martedì, 19 Novembre 2024

Da sisma danni al turismo a Perugia e Assisi.Federalberghi traccia una stima

“Il terremoto che ha colpito l’Umbria ha un epicentro fisico e materiale in Valnerina e un altro immateriale, del quale si parla poco, tra Assisi e Perugia per i danni al settore turistico”. Lo ha detto Eugenio Guarducci, assessore al turismo del Comune di Assisi, imprenditore del settore alberghiero e ideatore di Eurochocolate. “La zona compresa tra Assisi e Perugia, ingloba circa il 40% del turismo umbro. E su questa zona rischiano di concentrarsi le ripercussioni economiche. Per questo ha deciso di convocare un tavolo con tutti gli operatori turistici, le associazioni di categoria e i sindacati per fare una fotografia di quello che si sta verificando e che è già tangibile guardando quelle che sono le strade di Assisi, oltre che per ragionare sulle azioni da intraprendere”.

E intanto Federalberghi ha stimato un calo di presenze del 60%, tra cancellazioni e mancate prenotazioni, con un evidente danno economico in tutta l’Umbria, e non soltanto nelle zone danneggiate dal sisma. Ad esempio, nell’area di Terni i turisti hanno letteralmente disertato il territorio nel corso del ponte di Ognissanti. Per Andrea Barberi, vicepresidente di Federalberghi per la provincia di Perugia: “tutto il sistema turistico ricettivo, senza considerate le zone rosse naturalmente chiuse e includendo invece tutti i comuni fuori anche dagli epicentri, sta soffrendo gravemente. L’area colpita dal terremoto – ha sottolineato Barberi – è limitata alla Valnerina, con Norcia, Preci e Cascia tra le zone interessate, e quindi è necessario fotografare bene la realtà, perché la zona è piccola per abitanti ed estensione e in tutti gli altri luoghi della regione il terremoto, che si è sentito poi in tutta Italia, non ha fatto danni”.

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