lunedì, 18 Novembre 2024

In Umbria il turismo è in crescita

Bracco risponde alle polemiche dei giorni scorsi sull’operato della Regione

"I primi a danneggiare il turismo umbro sono quelli che aprono bocca senza documentarsi sulla reale situazione”. Sono le parole di Fabrizio Bracco, assessore regionale al turismo, in risposta alle affermazioni pubblicate su alcuni organi di stampa dall'operatore turistico Remo Granocchia, che ha accusato di inefficienza la politica turistica e promozionale della Regione.
"Non abbiamo bisogno di enfatizzare dati o inventarci numeri – ha aggiunto Bracco – perché esistono dati certi, quelli rilevati dall'Osservatorio Regionale sul Turismo, sulla base delle registrazioni di presenze ed arrivi presso tutte le attività ricettive della Regione, in primo luogo alberghi ed agriturismi. Dati che sono ben diversi da quelli indicati da Granocchia. Nonostante quest'anno si presenti come un anno difficile per il settore del turismo in tutto il Paese, in Umbria, nei primi 4 mesi dell'anno, si è avuto un aumento degli arrivi di oltre il 5% e delle presenze di circa il 3% sul 2011 che fu per la nostra Regione un anno di performance molto positive con risultati ben oltre la media nazionale e, in particolare, con un notevole incremento del turismo straniero di oltre l'11%. Dati, peraltro, puntualmente comunicati attraverso la stampa all'opinione pubblica. La strategia messa in campo dalla Giunta regionale per rendere l'Umbria una meta sempre più ambita nei circuiti nazionali ed internazionali – ha spiegato – è descritta nel Piano triennale per il turismo e nel Documento annuale di programmazione economica approvati dal Consiglio regionale e ha trovato coerente applicazione nelle diverse iniziative che abbiamo realizzato ed anche nel piano di comunicazione concordato con l'Unioncamere. Sia pure in un quadro di recessione, il turismo in Umbria cresce. L'allarme però su una diminuzione di clientela era venuto anche nei giorni scorsi; gli albergatori perugini avevano segnalato una flessione delle prenotazioni, dovute anche alla 'pazza' situazione meteo”.

 

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