La Regione ha approvato all'unanimità le modifiche alla legge regionale 18/2006 ‘Legislazione turistica regionale’ sui parametri per la definizione di ‘Comune turistico’, propedeutica all'introduzione, facoltativa per le amministrazioni, di una tassa di soggiorno che potrà arrivare, in relazione alla struttura ricettiva scelta, fino a 5 euro a notte.
Per applicare la tassa i Comuni dovranno possedere “beni culturali, ambientali-paesaggistici o strutture ricettive”. Inoltre, la tassa potrà essere applicata solo dai Comuni capoluogo di Provincia e le Unioni dei Comuni.
Fabrizio Bracco, assessore al turismo, ha puntualizzato che “questo provvedimento è un atto dovuto legato al cambiamento della legislazione in materia. Noi avevamo una lista dei Comuni ritenuti turistici legata alla legge sul commercio. Ora quel tipo di elenco non è più in vigore e per avere un elenco dei 'Comuni turistici' dobbiamo avere una nuova base normativa, che affidiamo a questa legge, che consente ai Comuni turistici di poter decidere in modo autonomo sull'introduzione della tassa di soggiorno. Non è compito del Consiglio discutere ora di una prerogativa che viene riconosciuta ai Comuni dalla legge nazionale. L'Assemblea regionale approvando questa norma mette in chiaro i criteri propri delle realtà turistiche, che riguardano in sostanza tutta l'Umbria. Sarà compito della Giunta redigere un regolamento e predisporre la lista dei Comuni a valore turistico”.