Il patrimonio archeologico della Valle d’Aosta è un tesoro che racchiude maestosi resti romani, un teatro ben conservato, fino all’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, un sito unico nel suo genere che offre uno sguardo affascinante sulla vita e le tradizioni delle antiche popolazioni che abitavano queste terre.
Un patrimonio culturale ricco, che nel 2023 ha registrato oltre 662.000 presenze nei siti archeologici e nei castelli: lo straordinario successo di pubblico, supera di ben 66.000 unità i dati già lusinghieri ottenuti nel 2022, ribadendo il forte potere attrattivo del patrimonio culturale regionale, sempre più vera e propria motivazione di viaggio durante l’intero arco dell’anno.
Proprio per questo la Valle d’Aosta è stata una dei protagonisti al TourismA di Firenze. Sabato sabato 24 febbraio, infatti, si è svolto un intervento dedicato al Meta/Mar 2025 di Aosta (Museo Archeologico Regionale), che ha riaperto al pubblico lo scorso 25 novembre dopo una breve pausa durante la quale è stato oggetto di una trasformazione sperimentale e transitoria. Questo periodo di chiusura è stato un momento di fermento e metamorfosi per il museo, che si è trasformato in un vero e proprio “cantiere” in allestimento, aperto a tutti e in costante evoluzione.
“Il connubio tra turismo e cultura, rappresentato dalla partecipazione congiunta dei due assessorati, evidenzia che la cultura, materiale e immateriale, riveste un ruolo importantissimo nel qualificare la nostra offerta turistica regionale. Insieme lavoriamo per un turismo sempre più attento alla nostra identità, alla nostra storia, al nostro patrimonio culturale. TourismA è una vetrina importantissima nel panorama nazionale e internazionale al quale partecipiamo con rinnovato interesse e grande piacere”, hanno commentato l’assessore regionale ai beni culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni interregionali Jean-Pierre Guichardaz e la soprintendente per i beni e le attività culturali, Laura Montani.