Il comparto turistico valdostano festeggia la chiusura del 2023 con numeri positivi, che confermano l’attrattività della destinazione su più mercati e stagionalità. In crescita, infatti, rispetto all’anno precedente sia gli arrivi, oltre 1.344.000 per un trend in aumento del 13%, che le presenze, 3.708.891 e + 12% vs il 2022. Valutando l’andamento sugli ultimi 10 anni pre-pandemici (2010-2019), gli arrivi e le presenze aumentano rispettivamente del 23% e del 13%.
“L’eccellente risultato delle presenze turistiche del 2023 non può che renderci orgogliosi e ci conferma la forte attrattività che riveste la Valle d’Aosta sui mercati turistici italiano e straniero”, commenta Giulio Grosjacques, assessore Turismo, Sport e Commercio.
In forte incremento gli arrivi (+8%) e le presenze (+7%) del mercato domestico, con una predominanza di provenienze di prossimità: in testa Lombardia, seguita da Piemonte e Liguria, ma i flussi stanno aumentando anche dalle altre regioni, in particolare da Lazio, Emilia-Romagna e Toscana. Le provenienze italiane di prossimità nel 2023 rappresentano il 40% del totale delle presenze (italiane e straniere) e il 66% delle presenze italiane. “Raggiungere questi numeri sul nostro territorio ci stimola a proseguire in azioni di sviluppo turistico sempre più ambiziose e nella promozione della Valle d’Aosta in tutte le sue peculiarità ed eccellenze” aggiunge Grosjacques.
Per quanto riguarda i mercati stranieri, il Regno Unito è in testa per numero di arrivi e presenze, seguito da Francia e Svizzera: i tassi di crescita sul 2022 sono stati rispettivamente del 19%, 3% e 19%. Crescono anche Svezia, Belgio e Paesi Bassi. In generale, gli stranieri fanno registrare un deciso incremento in termini di arrivi (21%) e presenze (19%). Sempre rispetto alla media degli ultimi 10 anni pre-pandemici (2010-19), gli arrivi crescono del 31% mentre le presenze del 14%.
Entrambi i mercati, italiano e straniero, mostrano di prediligere la stagione estiva, che vede picchi sia di arrivi che di presenze, nei mesi di luglio e agosto, periodo sul quale si continua ad investire. Spiega Grosjacques: “Per la stagione estiva 2024 i nostri prodotti di punta saranno i sentieri ad alta e bassa quota ed i percorsi in bicicletta, in particolare in mountain bike. Le Alte Vie, il Cammino Balteo, la Via Francigena, i Rifugi Alpini e le strutture ricettive disseminate sul territorio, sono i luoghi dell’accoglienza di montagna dove si vivranno esperienze autentiche, assaporando le specialità enogastronomiche della nostra regione”.
Passando alla stagione invernale 2023/2024 possiamo stilare un primo bilancio provvisorio positivo, al netto dell’oggettiva penalizzazione dovuta alle condizioni meteo non favorevoli che si sono avute nel corso delle festività di fine anno. L’abbondanza delle nevicate recenti sta sopperendo agli aumenti delle temperature di inizio febbraio, dando ottime prospettive di continuazione alla stagione invernale, forte anche di un’economia dell’esperienza che vede, nelle avventure sulle piste da sci, una delle attività preferite da sportivi ed appassionati provenienti da tutto il mondo, e soprattutto dagli italiani.
“Le numerose presenze registrate a gennaio nei comprensori sciistici della Regione sono la conferma che l’Amministrazione regionale sta operando le giuste scelte nel proseguire con importanti investimenti sugli impianti a fune. Gli sport invernali sono il prodotto di punta della Valle d’Aosta e le nostre piste da sci, situate ad alta quota, ci permettono di essere conosciuti sui più importanti mercati turistici stranieri; questo aspetto è dimostrato dal minor divario tra presenze italiane e straniere rispetto al periodo estivo. Proseguiremo nel portare in Valle d’Aosta competizioni di sci alpino di livello internazionale e nel valorizzare tutti i comprensori sciistici, stiamo, peraltro, anche ottenendo ottimi risultati dalle politiche tariffarie riservate ai piccoli comprensori”, conclude l’assessore Grosjacques.