“I Comuni devono dotarsi di strumenti per regolamentare i cosiddetti ‘affitti brevi’, soprattutto nelle località ad alta tensione abitativa e ai capoluoghi, per limitare il proliferare di bed & breakfast e locazioni turistiche”. La proposta viene dal Consiglio regionale del Veneto, che ha avviato l’iter in commissione di un Pdl statale, prima firmataria Elena Ostanel (VcV), di modifica della Legge sulla casa, la 431 del 1993.
Le Regioni non hanno competenza diretta sugli affitti brevi, ma in attesa di una norma nazionale organica, il testo punta a mettere a disposizione dei Comuni uno strumento di controllo e regolamentazione a tutela della residenzialità, utilizzando alcuni criteri che possano governare la pressione turistica sull’accesso alla casa: in primis il rapporto tra posti letto destinati alla locazione breve e residenti, ma anche i servizi che insistono su un’area, le caratteristiche morfologiche del territorio. I Comuni hanno facoltà di definire soglie per gli immobili da destinare alle locazioni brevi, come il numero massimo di giorni da destinare agli affitti.