Federalberghi Veneto: cresce occupazione camere in estate


Primo bimestre d’estate positivo per gli albergatori veneti. A testimoniarlo i dati dell’osservatorio federato turismo regione Veneto H-Benchmark Federalberghi Veneto, che, tra giugno e luglio, ha registrato una crescita delle percentuali di occupazione in ogni comparto turistico della regione rispetto allo stesso periodo del 2024.

Grandi conferme per lago e città d’arte, che, nel bimestre in esame, hanno replicato le prestazioni dell’annata precedente, evidenziando anche un leggero incremento. Nello specifico, il lago si è assestato su un’occupazione dell’80% a giugno (+3,4% sul 2024) e dell’87% a luglio (+0,5%), mentre le città d’arte, in entrambi i mesi, hanno fatto registrare un tasso dell’82% (+1,5% a giugno, +0,1% a luglio).

Crescite ancora più nette per mare e montagna, che, soprattutto a giugno, grazie anche a condizioni meteo favorevoli, hanno toccato percentuali decisamente elevate in confronto al 2024. L’occupazione complessiva degli alberghi della costa veneta (77%) si traduce in un +10,6%, quella delle strutture alberghiere in quota (73%) addirittura in un +14,1%. Luglio, caratterizzato da corpose percentuali di occupazione camere anche negli anni precedenti, con incrementi più contenuti, che hanno condotto comunque il mare all’85% e la montagna al 79%.

Le terme, nonostante l’occupazione del 66% di giugno (+0,8% sul 2024), hanno presentato una flessione a luglio (-4,4%, per un totale del 63%), ma possono guardare alla fine dell’estate con maggiore ottimismo: l’acquisito attuale supera dell’1,6% quello di agosto 2024 e del 10,1% quello di settembre.

Si prospetta un mese di agosto in crescita anche per gli hotel della montagna (+5,8%) che conferma ormai un trend positivo trainato dai fenomeni pre-olimpici. Tutti gli altri comparti evidenziano invece al momento del rilievo un calo che si aggira attorno al 3%, perlopiù dovuto ad una dinamica di prenotazione quest’anno più sotto data rispetto al periodo di osservazione dell’anno precedente.

“I dati relativi a giugno e luglio – commenta Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto – evidenziano la bontà del lavoro del comparto alberghiero Veneto che, nella maggior parte dei frangenti, è andato oltre al 2024. Il meteo può avere agevolato, ma nessun risultato si ottiene per caso nel nostro settore: i clienti hanno riconosciuto ancora una volta l’eccellenza dell’ospitalità veneta, che investe con costanza sull’innovazione e sulla qualità dei propri servizi per soddisfare una domanda sempre più esigente. Mi piace sottolineare la crescita della montagna, che sta operando bene nel periodo pre-olimpico, avvicinandosi all’importante sfida del 2026 nel migliore dei modi. Certo, esiste ancora qualche criticità dal punto di vista infrastrutturale nelle arterie stradali di collegamento, ma siamo certi che, sotto attenta osservazione da parte degli enti preposti, si troveranno soluzioni adeguate e tempestive”.

“La crescita evidenziata dall’analisi dei numeri e delle piattaforme di analisi del mercato turistico è evidente ormai in termini di volumi. Ora la sfida che ci attende è quella di una crescita costante e strutturata anche in termini di valore e sensibilità, su temi come welfare aziendale, sostenibilità ed inclusività, che verranno sempre più premiati nel prossimo futuro dal mercato e dalle piattaforme di intermediazione on-line” conclude Schiavon.

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