“La decisione del Comune di Venezia di introdurre maxi sanzioni per chi ha un comportamento poco decoroso in città è un modello da replicare nel resto dell’Italia. Episodi come quello del tuffo dal Ponte di Calatrava a Venezia, della turista che incide le proprie iniziali su un pilastro del Colosseo o del bagno nella fontana di Trevi, per citarne qualcuno, non devono mai più avvenire. La sostenibilità è anche e soprattutto rispetto della fragilità del territorio che si visita”. Lo ha affermato Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo.
“Al Senato è in discussione, in seconda lettura, il disegno di legge Franceschini sui reati contro il patrimonio culturale che riorganizza la fattispecie e le sanzioni e prevede pene severe contro la devastazione. A supporto delle amministrazioni c’è anche il decreto sicurezza varato qualche mese fa e che prevede, tra le altre norme, il daspo urbano. Il nostro obiettivo è creare un turismo culturale e di qualità che sia interessato a visitare le nostre bellezze e il nostro patrimonio, che cerca l’eccellenza dell’italianità e la rispetta”, ha concluso.