venerdì, 22 Novembre 2024

Venezia, in laguna nasce la ‘green zone’

Limite emissioni fissato non oltre lo 0,1%

Nella lagna di Venezia prende vita 'green zone' con un limite strettissimo per le emissioni delle grandi navi da crociera.  È quanto è stato sottoscritto dalle compagnie di navigazione sui carburanti a basso contenuto di zolfo. L'accordo è stato siglato da Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia; Tiberio Piattelli, comandante della Capitaneria di Porto di Venezia; Paolo Costa, presidente Autorità Portuale; e dai rappresentanti delle compagnie di crociera. Presenti anche Renzo Biancotto, direttore del Dipartimento provinciale Arpav e Gianfranco Bettin, assessore comunale all'Ambiente.  
Con il 'Venice Blue Flag II' le compagnie di navigazione si impegnano a far funzionare i motori principali ed ausiliari delle navi con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1%  fin dall' ingresso dalla Bocca di porto di Lido creando di fatto una ‘green zone’. Lo 0,1% è infatti inferiore alle indicazioni dell'Ue che hanno fissato al 3,5% la percentuale di zolfo accettata nei porti, che sarà ridotta allo 0,5% entro il 2020. L'intesa, che coinvolge l'Associazione internazionale Clia Europe, estende la validità del precedente Blue Flag I a tutto il percorso di navigazione sin dalla Bocca di Lido e non solo all'ormeggio in Marittima. Inoltre, la Capitaneria di Porto svolgerà controlli a campione prelevando quantitativi di carburante che saranno poi analizzati grazie ad uno specifico protocollo stipulato tra Capitaneria, Autorità Portuale ed Agenzie delle Dogane.
Orsoni ha definito l'accordo “un primo passo che ci consente di affrontare il tema del passaggio delle grandi navi con maggiore concretezza. Un ringraziamento  è dovuto anche agli armatori che hanno sottoscritto l'accordo e si sono dichiarati disponibili ad affrontare le alternative al passaggio delle navi da crociera in Bacino”. 

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