Nel 2024 a Venezia 170mila presenze al giorno
15 Dicembre 2025, 10:30
“Venezia rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità per il mondo: dimostrare che il turismo può convivere con qualità della vita, tutela del patrimonio, rigenerazione urbana e sviluppo resiliente”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin alla conferenza internazionale dedicata al ‘Turismo smart e sostenibile. Impatti, approcci, soluzioni’, all’Università IUAV, nell’ambito della Biennale della Sostenibilità 2025.
Dopo la pandemia, il 2024 “ha segnato un record nelle presenze turistiche per il Veneto, con oltre 21 milioni di arrivi e circa 73 milioni di presenze registrati nella regione – ha ricordato l’assessore – Alcune analisi recenti stimano che nel 2024, nel centro storico della città lagunare, la media giornaliera delle persone presenti omiciliati, presenti anche per lavoro o studio, prestazioni sanitarie, eventi artistici, sportivi). La città sta affrontando un nodo fondamentale: come garantire un’esperienza autentica ai visitatori, tutelare la vita quotidiana dei residenti e allo stesso tempo preservare un ecosistema lagunare delicatissimo” ha spiegato De Martin.
L’assessore ha ricordato anche il percorso avviato negli ultimi anni che ha reso Venezia un laboratorio internazionale di politiche innovative tra cui il “sistema di prenotazione e contributo d’accesso giornaliero per i visitatori giornalieri, primo caso al mondo applicato a un sito urbano con patrimonio Unesco; l’utilizzo di big data, telecamere intelligenti e sensori per monitorare in tempo reale presenze, movimenti e impatti. Nel 2025, il sistema è stato esteso in 54 giornate ad alta domanda durante la stagione turistica, coprendo fine settimana e festivi da aprile a luglio. Ad oggi, i visitatori che hanno pagato il contributo nel 2025 risultano circa 723.497, con un gettito complessivo di circa 5,4 milioni di euro”.
Tra le misure adottate anche il divieto di grandi navi da crociera nel centro storico/laguna, limiti per gruppi turistici organizzati. Il Mose che “ha cambiato il rapporto tra città ed eventi estremi, garantendo continuità alla vita economica e culturale. La prima fonte di economia in città è quella generata in area industriale di Porto Marghera dove in 2.200 hanno la loro sede 910 aziende con 11.00 addetti diretti e circa 10.00 lavoratori come indotto pari ad un fatturato di 27 miliardi euro. La stima della spesa generale del turismo in città si quantifica per ogni anno in circa 2 miliardi euro comprese tutte le offerte economiche (ristorazione, trasporti, soggiorni)”, ha spiegato De Martin.
“Molte delle soluzioni adottate o in fase di sperimentazione sono oggi osservate da città europee e internazionali. Il turismo smart e sostenibile non è un lusso: è una necessità per il futuro delle nostre città storiche. Venezia, attraverso la Fondazione Venezia Capitale della Sostenibilità si mette a disposizione a livello globale per affrontare questo tema con progetti di pianificazione non solo locale ma anche internazionale”, ha concluso De Martin.