“Nel 2017 i 7,9 milioni di presenze registrate sono più del doppio rispetto al 2000, soglia superiore di circa 3 volte rispetto a cinquant’anni prima, quando le presenze erano poco più di 1 milione. Ciò è grazie a l’espansione dell’offerta ricettiva, che ha favorito la concorrenza e la disponibilità di soluzioni di alloggio a prezzi più convenienti e al progressivo aumento della quota di turisti a minore capacità di spesa”. È quanto si legge nel rapporto Venezia Civitas Metropolitana presentato a Roma.
“Negli ultimi anni il massiccio aumento della componente extra-alberghiera sta cambiando il volto del turismo nella Venezia storica – prosegue il Rapporto – le stime per il 2019 posizionano al 43% l’offerta alberghiera e al 57% quella extra-alberghiera, composta a sua volta da un 42% di posti letto in edifici a destinazione edilizia abitativa, tipicamente la sharing accommodation, e solo il restante 15% in edifici a destinazione edilizia turistico-ricettiva”.
“La dimensione e il carattere internazionale dell’economia del turismo nella Venezia Civitas Metropolitana: 3,7 miliardi di euro di fatturato, di cui 3 miliardi (più dell’80%) prodotti dai turisti stranieri. Il 41,7% di tale importo è generato dai soli turisti della Venezia storica, il 20,3% dal resto del comune di Venezia e il 17,7% dagli altri comuni del Veneziano che fanno parte della Venezia Civitas Metropolitana. La sola Città metropolitana di Venezia è la seconda in Italia, dopo Roma, per fatturato turistico internazionale; (dati del 2017). L’area padovana e quella trevigiana contribuiscono rispettivamente per il 16,2% e il 4,1% – si legge ancora – In questo contesto la componente internazionale rappresenta il 51% dei 6,1 miliardi di fatturato prodotti in Veneto dai turisti stranieri e quasi l’8% del corrispondente valore nazionale (41,7 miliardi)”, conclude il Rapporto Venezia Civitas Metropolitana.
“Riguardo al turismo basterebbe che il parlamento facesse una legge riguardo a chi vuole affittare case nel centro di Venezia Lo faccia pure ma solo per determinati giorni, a meno che non sia una vera e propria attività imprenditoriale”, ha aggiunto Luigi Brugnaro, sindaco Venezia, in collegamento con Roma.