"La pista ciclabile delle Dolomiti può essere la spina dorsale di un progetto più ampio per il rilancio turistico del Cadore". Lo ha affermato Matteo Toscani, vicepresidente del consiglio regionale veneto, da sempre favorevole a una gestione unitaria di questa infrastruttura che interessa 7 comuni, da Calalzo a Cortina d'Ampezzo. "Non è esagerato sostenere che questa è una delle ciclabili più suggestive al mondo, visto che si trova nel cuore delle Dolomiti patrimonio dell'umanità – afferma Toscani – e inoltre è parte di una rete internazionale che va dal Nord Europa a Venezia. È però fondamentale – precisa – evitare di scivolare nei campanilismi e di perdere tempo prezioso per colpa di qualche banale polemica di parte. Dobbiamo, invece, avere una visione comprensoriale, partendo proprio dalla gestione della pista. Non è infatti pensabile – conclude – che siano 7 enti diversi ad occuparsene, perché così non sarebbe garantita la necessaria omogeneità nella manutenzione, nella segnaletica e nelle regole di utilizzo. Come purtroppo accade ora".