Alla vigilia della riunione del Consiglio nazionale del Coni sulla scelta della candidatura italiana per i giochi olimpici invernali del 2026, le categorie economiche e le organizzazioni dei lavoratori del Veneto e il sistema confindustriale di tutto il Nord Est hanno inviato una lettera aperta al sottosegretario Giorgetti e al presidente del Coni Malagò per sostenere la candidatura di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti a ospitare le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali del 2026.
Oltre alle tre Confindustrie regionali, hanno sottoscritto l’appello per il Veneto anche Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, UnionCamere, Confindustria Turismo, Assitai, Ance, Cna, Confcooperative, Confagricoltura, Coldiretti, Unicarve, Cisl e Uil.
“Riteniamo – si legge nella missiva – che la scelta di individuare non un’area metropolitana bensì un territorio montano, storicamente votato al turismo e agli sport invernali, possa rappresentare un forte messaggio di attenzione verso le ‘Terre Alte’, che vanno riportate al centro delle politiche di sviluppo dell’Italia e dell’Europa”.
Le categorie economiche del Nordest definiscono strategica la possibilità di puntare sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale “per dimostrare come sia concretamente possibile conciliare standard organizzativi elevati con il rispetto della delicata unicità di un territorio appartenente alla lista dei patrimoni dell’umanità”.
Per imprenditori e rappresentanti dei lavoratori la proposta “rispetta appieno quelle dieci linee guida indicate dal Governo che vogliono non solo una candidata vincente ma anche una candidatura sostenibile che sappia rappresentare al meglio l’Italia sul palcoscenico mondiale”. Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia hanno il vantaggio di “poter offrire agli atleti, ai media di tutto il mondo, alle imprese e agli sponsor un contesto naturale esclusivo e quel ‘saper fare’ in termini di preparazione organizzativa e di accoglienza, che solo la montagna (e la neve) possono offrire. E i Mondiali di Sci a Cortina del 2021 ne saranno l’ennesima dimostrazione offrendo al Cio e agli atleti impianti già rinnovati secondo i migliori standard internazionali e rendendo la Candidatura Olimpica ancora più sostenibile”.