giovedì, 2 Maggio 2024

Resta il problema ‘grandi navi ‘ a Venezia, ma la laguna è a rischio

Secondo un esperto l’erosione dei fondali porterebbe a formazione lago marino

Le grandi navi continuano ad imporre le propria presenza nella laguna di Venezia. Ad un anno dalla tragedia della Concordia e nonostante le proteste di cittadini e comitati le navi da crociera continuano a regalare ai turisti la vista ravvicinata di Palazzo Ducale.
“Un passaggio 'obbligato' nel bacino San Marco per quegli enormi bestioni che devono fare una serie di curve per attraversare la laguna dalla stazione Marittima a bocca di porto e, in alcuni casi di maltempo, non è da escludere la possibilità, ancorché remota che ci possano essere problemi di rotta e di incidenti”. È quanto afferma Antonio Rusconi, docente di assetto idrogeologico dell'Università di Venezia, già direttore del servizio idrografico nazionale.
“Gli enormi scafi che attraversano il canale lagunare – aggiunge – provocano una serie di problemi: i fondali si impoveriscono, la morfologia lagunare perde la sua caratteristica tipica e per processi di erosione assume le sembianze di un grande lago marino. Ma anche il rischio connesso con errori di manovra di enormi bestioni in canali davanti al centro storico. E poi, l'impatto paesaggistico è inaccettabile”. 
Diverse le ipotesi formulate per ovviare al problema ma tutte le soluzioni creano comunque dei disagi. L'ipotesi di far fermare le navi davanti all'isola di sant'Erasmo sarebbe la più vantaggiosa sia perché distante solo 3-4 km dal centro sia perché avrebbe meno costi e meno impatti. “Per millenni la laguna ha avuto i suoi equilibri – conclude Rusconi – e far passare queste navi è una violenza. Dal vecchio veliero si è passati a navi sempre più grandi e impattanti. E forse si sono superati i limiti accettabili. Non dobbiamo con le nostre azioni incrementare il processo di degrado”.

 

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