“É previsto un piano turistico, che in Veneto è il primo settore per fatturato. La sofferenza è grave, speriamo si possa recuperare una quota parte della stagione estiva – ha detto Luca Zaia, presidente del Veneto – Gli operatori mi hanno detto che sperano in luglio e agosto. Stiamo pensando a una campagna di promozione rispetto ai Paesi nostri ‘familiari’, come i tedeschi che vengono qui da una vita, e altri che ci conoscono.
Intanto, gli operatori di Unionmare Veneto hanno sottoscritto un documento, condiviso e sottoscritto da tutte le delegazioni, con 18 punti per riaprire in sicurezza.
“Una proposta concreta – afferma il presidente Alessandro Berton – per partecipare attivamente alla formazione in corso tra Regione, Ulss, associazioni di categoria e Comuni, del protocollo che consentirà di aprire e gestire per l’estate 2020 le nostre spiagge in sicurezza”.
Il protocollo, condiviso da Faita Veneto, elenca 18 suggerimenti che seguono il percorso che il cliente effettua al suo arrivo allo stabilimento balneare, dalla biglietteria fino alla postazione ombrellone.
“Abbiamo già iniziato – spiega Berton – i lavori di manutenzione e sistemazione delle spiagge. Non appena il governo lo consentirà, provvederanno all’allestimento degli ombrelloni, dei servizi e di tutte le attrezzature. Al fine di garantire la vacanza in sicurezza ai nostri ospiti, ai nostri cittadini e ai lavoratori, nel rispetto del protocollo in formazione, gli ombrelloni saranno distanziati, le strutture e attrezzature costantemente sanificate e saranno adottate tutte le ulteriori misure necessarie. Stiamo valutando il sistema di accesso anche alle spiagge libere, al fine di garantire anche in esse il distanziamento sociale e il relativo controllo”.