Funivia Gran Sasso, al via lavori di sostituzione delle funi


Sono arrivati all’alba a Fonte Cerreto, località della frazione aquilana di Assergi, i due tir che trasportano le prime due bobine di fune in acciaio destinate a sostituire le vecchie funi della Funivia del Gran Sasso d’Italia, impianto che dalla base di Fonte Cerreto, a quota 1.115 metri, arriva ai 2130 metri di Campo Imperatore.

Il cantiere è già operativo e la prima delle funi esistenti è stata smontata. Le nuove funi (in tutto saranno quattro) sono prodotte da una ditta specializzata svizzera. Partite il 19 maggio dalle Alpi svizzere, informa una nota del Comune dell’Aquila, hanno percorso l’ultimo tratto passando per Bussi sul Tirino (Pescara) fino alla suggestiva galleria della Madonna d’Appari, nella frazione aquilana di Paganica. La sostituzione, che proseguirà fino a luglio, consentirà la riapertura dell’impianto ad agosto.

Nel frattempo, il Centro Turistico del Gran Sasso ha previsto dal 31 maggio un servizio sostitutivo con bus navetta che collegherà Fonte Cerreto a Campo Imperatore in circa 30 minuti. I lavori, si legge nella nota, sono interamente finanziati dal Comune dell’Aquila, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro, grazie a un’applicazione dell’avanzo di bilancio, e ottenendo, nel frattempo, dal ministero Infrastrutture e Trasporti, ulteriori 3 milioni e mezzo che saranno utilizzati per la revisione generale dell’impianto.

“L’arrivo delle nuove funi è un passaggio fondamentale per restituire piena operatività alla Funivia del Gran Sasso, infrastruttura chiave per il turismo e l’economia della nostra montagna – ha detto il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – Voglio ringraziare il consigliere con delega allo sviluppo del Gran Sasso, Luigi Faccia, il consigliere Livio Vittorini, il presidente del Centro Turistico del Gran Sasso, Gianluca Museo, e tutti i tecnici che, con serietà e professionalità, stanno portando avanti questo delicato intervento. Il Comune ha lavorato senza sosta per reperire i fondi necessari, progettare l’intervento e bandire la gara in tempi record. Tutto è stato possibile solo grazie a un’amministrazione che ha ripianato debiti, ridotto drasticamente i mutui e costruito un bilancio solido, che oggi ci consente di intervenire in maniera tempestiva e autonoma su una delle nostre più importanti infrastrutture turistiche. La riapertura ad agosto sarà una conquista collettiva che darà nuova linfa al territorio”.

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