A Potenza è stata presentata la seconda edizione di ‘Roots-in’, la Borsa internazionale del turismo delle origini, che si terrà a Matera lunedì 20 e martedì 21 novembre. L’evento, che è stato voluto dalla Regione Basilicata, organizzato da Apt Basilicata in collaborazione con Enit e il patrocinio del ministero degli Affari esteri, prevede un cartellone intenso che avrà come tema dominante il rapporto tra turismo delle radici e rigenerazione dei borghi.
L’obiettivo è mettere a contatto i tour operator nazionali e internazionali per agevolare i viaggi di ritorno alle radici di lucani, andati via dal territorio di nascita. I numeri della seconda edizione e le ricadute sul territorio regionale sono stati illustrati dal governatore lucano, Vito Bardi, dal direttore generale di Apt, Antonio Nicoletti, dalla responsabile marketing dell’azienda di promozione territoriale, Stefania Bruni, e dal coordinatore Roots in Lab, Fabrizio Tudisco.
Saranno 89 gli ospiti stranieri – provenienti da Nord America, Sudamerica, Europa e Australia – alcuni accompagnati anche da influencer del proprio paese, che per tre giorni effettueranno un pre-tour nei borghi lucani bypassati dalla grande comunicazione, e che poi si immergeranno nella due giorni materana per avere un contatto diretto con oltre 50 “compratori” internazionali e 94 “venditori” saranno promossi oltre duemila incontri negli spazi espositivi che coinvolgeranno oltre a imprenditori del settore, anche dieci regioni italiane. Per
tutti i partecipanti anche la novità di questa seconda edizione, ossia i laboratori formativi, divisi in 25 appuntamenti con 50 relatori per la condivisione delle buone prassi.
“Abbiamo registrato, un incremento percentuale considerevole del turismo estero – ha detto Nicoletti – proprio dai paesi dei
buyers che hanno partecipato alla prima edizione, ossia Argentina, Canada, Usa, e specie questo mercato ha realizzato un +44 per cento, rispetto al 2019”.