Modello Irlanda per la promozione della Basilicata
Allo studio nuove forme di organizzazione turistica
11 Maggio 2009, 10:45
Nell’organizzazione della promozione turistica, la Basilicata deve ispirarsi all’Irlanda. Ne è convinto il presidente della Giunta regionale, Vito de Filippo. “Sosterremo con convinzione lo sforzo progettuale che stanno elaborando il Dipartimento delle attività produttive e l’Apt per aumentare l’attrattività turistica della regione. Se l’Irlanda, che rappresenta un clamoroso caso di successo, ha pensato di munirsi di uno strumento pubblico non solo di promozione ma anche di commercializzazione questa scelta non può non far riflettere e orientare l’intervento” ha dichiarato il Governatore lucano.
Un’agenzia ad hoc, adeguatamente sostenuta dal sostegno finanziario pubblico, potrebbe infatti dedicarsi alla valorizzazione di nicchie anche minimali di bacino turistico, strutturando l’offerta per gli amanti della farfalla bramea o del tartufo e così via, valorizzando i tanti prodotti di nicchia della regione. “Ma un progetto del genere – aggiunge il direttore generale dell’Apt di Basilicata Gianpiero Perri – dovrà, come in Irlanda, puntare all’autofinanziamento, e vivere dei ricavi dell’attività di intermediazione commerciale tra organizzazioni turistiche e utenti finali. Certo, potrà restare una forma di contributo pubblico per il servizio offerto all’intero sistema turistico regionale, ma una logica virtuosa vuole che l’agenzia sia orientata all’efficienza e alla capacità di stare sul mercato”.
Un’agenzia ad hoc, adeguatamente sostenuta dal sostegno finanziario pubblico, potrebbe infatti dedicarsi alla valorizzazione di nicchie anche minimali di bacino turistico, strutturando l’offerta per gli amanti della farfalla bramea o del tartufo e così via, valorizzando i tanti prodotti di nicchia della regione. “Ma un progetto del genere – aggiunge il direttore generale dell’Apt di Basilicata Gianpiero Perri – dovrà, come in Irlanda, puntare all’autofinanziamento, e vivere dei ricavi dell’attività di intermediazione commerciale tra organizzazioni turistiche e utenti finali. Certo, potrà restare una forma di contributo pubblico per il servizio offerto all’intero sistema turistico regionale, ma una logica virtuosa vuole che l’agenzia sia orientata all’efficienza e alla capacità di stare sul mercato”.
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