Si è conclusa Aurea, Borsa del Turismo Religioso e delle Aree Protette, tenutasi nei giorni scorsi in Calabria. La 9^ edizione ha registrato l’interesse e la partecipazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale dell’Unione Europea, del Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’iniziativa P.O.In. (Attrattori culturali, naturali e del turismo) e del Mibact.
TO e giornalisti della stampa nazionale ed internazionale hanno potuto visitare molte delle località calabresi ricche di santuari, chiese e monumenti di grande rilevanza religiosa.
“Ancora una volta siamo riusciti ad accentrare l’attenzione degli operatori stranieri su uno dei segmenti in crescita più interessanti tra i tanti ambiti turistici. La tendenza positiva che registriamo negli ultimi anni in Calabria, grazie anche al turismo religioso, ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta. Promuovendo il grande patrimonio dei santuari, delle chiese e dei beni esposti nei tanti musei diocesani della Calabria, attraverso anche la promozione dei tanti riti, degli eventi religiosi, delle storie e tradizioni presenti su tutto il territorio, con una pianificazione sempre più mirata e attenta alle tendenze mondiali, stiamo perfezionando l’offerta turistica calabrese. Soprattutto, per mettere in evidenza quei territori periferici che possono rappresentare mete di interesse aggiunto al turismo marino, oltre che fornire un’opportunità concreta di novità, diversificazione e destagionalizzazione per gli imprenditori turistici calabresi”, ha commentato Pasquale Anastasi, dg Dipartimento Turismo della Regione Calabria.
La Calabria, anche grazie ad iniziative come Aurea, è impegnata nel ritagliarsi una fetta di protagonismo all’interno dell’offerta turistica continentale. Una prima valutazione del mercato del turismo religioso in Europa occidentale conferma un giro d’affari pari a quasi 7,5 miliardi di euro. L’Italia, che attrae il 30% di questo segmento, è ancora seconda dietro alla Francia. Un dato sorprendente, considerando il numero di mete rilevanti per pellegrini e turisti religiosi presenti in Italia. Ma la Calabria ha intenzione di recitare un ruolo da protagonista nell’ambito del turismo della fede. Anche per questo, nella nuova programmazione comunitaria 2014-2020, Antonella Stasi, presidente f.f. della Regione, ha voluto triplicare i fondi rispetto alla precedente.