martedì, 30 Aprile 2024

Pompei, nuovo crollo nel sito archeologico

Mercoledì in arrivo commissario Ue con 105 mln di euro per sito

Dovrebbe essere dissequestrata oggi la zona di Pompei interessata dal crollo avvenuto sabato scorso nei pressi di Porta Nola. Intanto, Riccardo Villari, sottosegretario ai beni culturali, con delega a Pompei, è tornato sul posto per un nuovo sopralluogo.
Joannes Hahn, commissario europeo verrà in Italia per presentare il programma organico di intervento per la salvaguardia del sito con 105 milioni di euro in arrivo dall'Europa. Mercoledì sarà in visita a Pompei, dove troverà ad attenderlo anche il sindaco, i presidenti di regione e provincia, i rappresentanti di Confindustria Napoli e della camera di commercio. Intanto la priorità è prevenire i danni che potrebbero arrivare dalle prossime piogge.
Intanto con il nuovo crollo ricominciano le polemiche sulla gestione del sito archeologico. Il Pd chiede al ministro di riferire in Parlamento ed il responsabile Cultura, Matteo Orfini, dice: "In un anno, Bondi prima e Galan poi, hanno saputo solo sprecare tempo e accumulare reboanti dichiarazioni".
Riemerge anche l'ipotesi di un nuovo commissariamento. "Il nuovo episodio è un campanello d'allarme – dice Villari – ma stiamo lavorando".
Tra i provvedimenti presi, Villari ricorda la convezione firmata qualche giorno fa da Galan e Fitto con Invitalia (costerà 6 milioni di euro in cinque anni, uno solo a carico del Mibac) per svolgere una serie di supporti  nel progetto Pompei. In pratica Invitalia si occuperà di attività che il ministero non può assolvere come "la rendicontazione puntuale richiesta dalla commissione europea e il suo intervento servirà a sveltire i progetti".
Anche la soprintendenza sottolinea di aver lavorato in questi mesi, ricorrendo a fondi ordinari "per la messa in sicurezza e per la mitigazione del rischio idrogeologico di alcuni settori della città antica nonché di aver messo a punto, "attraverso sopralluoghi mirati, una carta del rischio". Ma, oltre ai soldi,   a Pompei si attendono nuovi tecnici. "Credo che Pompei vada messa sotto i riflettori – aggiunge Villari – una sorta di ‘Save Pompei'. Qualche giorno fa ho lanciato un appello e mi hanno già risposto in tanti, dalle università ai soprintendenti di altre regioni, che si sono offerti per esempio di venire ad istruire i giovani che assumeremo".

 

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