venerdì, 22 Novembre 2024

Dal TAR stop al food in via San Gregorio Armeno

San Gregorio Armeno, la via dei presepi di Napoli, deve rimanere riservata al solo artigianato di settore e non è possibile l’apertura di attività di altro genere. La delibera varata a luglio in tal senso dal Comune per proteggere l’identità del luogo viene avallata dal Tar della Campania, che ha respinto il ricorso presentato dalla società che gestisce il noto marchio di pasticceria Scaturchio dopo il blocco dell’apertura di un suo locale proprio nella  stradina.

Nel dispositivo della sentenza il Tar evidenzia che il Comune di Napoli ha inteso dettare per via San Gregorio Armeno una disciplina che esclude ogni attività diversa da quella presepiale, e l’esigenza di tale tutela rafforzata è stata condivisa anche dalla Soprintendenza e dalla Regione.

“La sentenza del Tar sulla mancata apertura di locali di food in via San Gregorio Armeno conferma il valore della nostra delibera a tutela del Centro storico, un provvedimento coraggioso ma necessario per tutelare il nostro straordinario sito Unesco lasciato nella totale anarchia negli ultimi anni”, commenta il sindaco Gaetano Manfredi. “Napoli ha un tesoro da difendere e valorizzare, garantendo accoglienza ai milioni di turisti che apprezzano la nostra città e garantendo vivibilità ai residenti. I sindaci però devono essere dotati di poteri che l’attuale normativa non prevede. Solo con nuove leggi potremo pienamente  tutelare il patrimonio culturale, favorire un sano sviluppo economico e qualità della vita”, sottolinea il sindaco di Napoli”.

Molto soddisfatto anche Vincenzo Capuano, presidente dell’associazione Botteghe di San Gregorio Armeno, che tende la mano agli ‘sconfitti’: “Nulla contro le altre eccellenze, specialmente se napoletane. Nelle prossime settimane stiamo pensando di organizzare una giornata a San Gregorio proprio a favore della pasticceria Scaturchio, magari offrendo ai passanti le sue ottime sfogliatelle. E’ importante far capire che Napoli è unita ma è ancora più importante tutelare le sue ultime vie caratteristiche”.

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