venerdì, 8 Novembre 2024

Un hotel di Ravenna punta tutto sul miele

Fino a 16 tipi diversi di miele, a km zero come il miele di girasole e quello al coriandolo, il miele di prezzemolo e quello 'di pineta'. C'è una vera e propria 'mieloteca' nel centro storico di Ravenna, città d'arte candidata a Capitale della Cultura Europea 2019, dove un piccolo albergo di 33 camere ha puntato tutto sulla sostenibilità mettendo in piedi un vero e proprio paradiso del miele. Tutto è iniziato con la scelta di eliminare le monodosi utilizzate per la prima colazione, favorendo invece i prodotti sfusi e riducendo così la quantità di rifiuti prodotti.
"Ci siamo confrontati con le proposte estere e abbiamo notato che alcuni alberghi offrono una scelta di mieli. Così ci siamo inventati la mieloteca che altro non è che una diversa selezione di mieli in dispenser che permettono ai clienti di gustarli in tutta sicurezza – spiega Filippo Donati, proprietario dell'Hotel Diana di Ravenna e presidente nazionale Assohotel Confesercenti – La quantità dei mieli che proponiamo dipende dalla stagione e ne abbiamo di davvero particolari".
Stessa scelta con lo yogurt. Al posto dei vasetti c’è la centrale del latte di Cesena "che ci fornisce di yogurt sfuso una volta ogni due giorni, fresco, a km zero e, a giudicare dal consumo, molto gradito dai clienti".
Una scelta che paga in termini di gradimento, importante soprattutto in un momento difficile per il turismo in Emilia Romagna. "L'80% dei frequentatori della nostra regione è italiano, il restante 20% straniero. Ma quell'80% sta vivendo la crisi – spiega Donati – ha meno soldi da spendere e infatti abbiamo un calo del turismo nazionale. E il leggero aumento del turismo estero non copre le perdite interne. Il punto è quindi lanciare nuovi prodotti. La vacanza dovrebbe essere garantita per legge e detraibile dalle tasse. È il momento di stacco per chi vive momenti di altissima tensione emotiva e psicologica e affronta i livelli di stress quotidiano che la società odierna ci impone".

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