lunedì, 23 Dicembre 2024

Nel piacentino a settembre il Festival dei Borghi più belli

Previsto anche qorkshop e meeting degli operatori del turismo sociale

Per la sua sesta edizione sbarca in Emilia Romagna il Festival dei Borghi più belli d'Italia. Sede della rassegna, in programma dal 2 al 4 settembre, sarà Castell'Arquato e Vigoleno, nel piacentino mentre un'appendice verrà vissuta il 12 novembre a Dozza, nel bolognese, quando si terrà il primo Workshop dei Borghi più belli d'Italia e il primo Meeting degli operatori del Turismo sociale collettivo e una trentina di operatori provenienti dai principali Paesi dell'Ue incontreranno operatori turistici dei borghi aderenti al club.
"Siamo arrivati alla sesta edizione – ha osservato il presidente dell'associazione, Fiorello Primi – ogni anno in una regione diversa. Lo scorso anno è toccato alle Marche, questo all'Emilia-Romagna e il prossimo alla Puglia, nel borgo di Roseto Valfortore.
Al Festival saranno presenti, con i loro stand, un centinaio di comuni aderenti al club provenienti da tutte le regioni e parteciperanno anche delegazioni straniere in arrivo da Francia, Belgio, Portogallo, Germania, Grecia, Giappone, Russia e Romania, nazioni in cui si sono sviluppate associazioni simili. In contemporanea alla festa dei borghi italiani, si terrà anche la seconda edizione del festival internazionale de 'Les plus beaux Villages del la Terre'.
Il 2 di settembre, inoltre, a Castell'Arquato, si riuniranno gli Stati generali del Turismo sociale nazionale per fare il punto della situazione sul settore dopo il congresso mondiale svolto a Rimini nel 2010.
Questo Festival, ha osservato l'assessore regionale al turismo, Maurizio Melucci, "ci da la possibilità di puntare i riflettori su un territorio, quello Piacentino, incredibile ma non troppo considerato, nell'immaginario collettivo, a livello turistico malgrado rappresenti un pezzo, forte, di identità dell'Italia intera. Il nostro intento – ha sottolineato – è di diffondere il turismo in tutta la regione e non solo sulla costa: quanto a presenze e arrivi, il turismo non balneare pesa, in Emilia-Romagna, per il 20%".   

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