Art Bonus, ad Amatrice rinasce la Chiesa di San Francesco


L’arte, la storia e la cultura si candidano ad essere il motore del nuovo futuro per Amatrice e tutto l’Appennino centrale colpito dagli eventi sismici del 2016-2017. A questa missione Intesa Sanpaolo contribuisce in modo decisivo, attraverso l’Art Bonus, che porterà alla rinascita della Chiesa di San Francesco ad Amatrice. Le caratteristiche del primo Art Bonus 2025 realizzato per un edificio di culto nel territorio del cratere sisma 2016 sono state illustrate a Roma nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Spadolini del Mic, che ha visto la partecipazione del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli; del Commissario Straordinario al Sisma 2016, Guido Castelli; del responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese; del Presidente di Ales Fabio Tagliaferri; del Questore della Camera, On. Paolo Trancassini; dell’assessore regionale del Lazio alle Politiche di ricostruzione, Manuela Rinaldi, dell’Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, Michele Coppola; del Sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi e della Presidente della Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli, Paola Santarelli.

“L’avvio della ricostruzione e del restauro della chiesa di San Francesco ad Amatrice ricorda che il recupero e la salvaguardia del patrimonio culturale italiano non può fare a meno del rapporto pubblico-privato, né di una sua rinnovata visione complessiva che renda il privato protagonista attivo e consapevole di una grande impresa sociale e comunitaria. Il patrimonio culturale italiano, da secoli esposto a terremoti e calamità naturali, richiede uno sforzo permanente in tutte le attività di protezione, messa in sicurezza e, ove necessario, restauro e ricostruzione. In questo tipo di interventi l’Art Bonus si rivela ancora una volta uno strumento fondamentale che andrebbe sempre promosso”, ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

“Con la ricostruzione della chiesa di San Francesco, Amatrice potrà tornare ad essere uno dei borghi più belli d’Italia. Dal tragico sisma del 2016 Intesa Sanpaolo si è attivata con continuità negli anni a supporto della comunità locale attraverso Banca dei Territori e oggi interveniamo grazie alla direzione Arte, e Beni Storici guidata da Michele Coppola. Ricostruire Amatrice per noi non significa ricostruire soltanto le case, ma anche il tessuto sociale, economico e culturale. Oggi siamo felici di partecipare alla rinascita di questo territorio con un contributo di 6,6 milioni di euro finalizzato al restauro di un capolavoro che è parte della sua storia e della sua identità”, ha detto il responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese.

“L’inizio dei lavori della nostra Chiesa ci riempie di gioia e di orgoglio. È il frutto di un lavoro congiunto tra la mia Amministrazione e le istituzioni. E segue alla firma del relativo Protocollo. Ricordo che tutto parte dalla sensibilità di una donazione effettuata da una nota imprenditrice della nostra terra, diventata una persona di fama nazionale per il suo impegno civile e culturale. Un grazie, dunque, alla Fondazione Santarelli per la sua iniziativa. La Chiesa di San Francesco, di cui siamo soggetto attuatore, è uno dei più importanti simboli della nostra identità storica e religiosa”, ha aggiunto il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi.

L’importo complessivo destinato al progetto della Chiesa di San Francesco è pari a 13.296.236 milioni di euro, di cui 6.648.118 assegnati da Intesa Sanpaolo attraverso l’erogazione liberale. La conclusione dei lavori è prevista a giugno del 2027.

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