Orio al Serio, inaugurato nuovo terminal partenze
26 Novembre 2025, 11:20
Taglio del nastro per il nuovo terminal partenze dell’aeroporto di Orio al Serio: i lavori di ampliamento, iniziati il 15 marzo 2024, si sono appena conclusi. L’intervento, parte del piano di sviluppo dello scalo avviato nel 2020, ha richiesto un investimento complessivo di 55 milioni di euro, 41 destinati alle infrastrutture e 14 all’acquisto di macchine radiogene di ultima generazione.
Il nuovo terminal si sviluppa su 7.500 metri quadrati al primo piano, con 14 linee per i controlli di sicurezza dotate di tecnologie avanzate che permettono di mantenere nel bagaglio a mano liquidi fino a 2 litri per contenitore e dispositivi elettronici. La prima postazione è riservata a passeggeri a ridotta mobilità, famiglie con bambini e utenti fast-track.
L’accesso ai controlli avviene attraverso 9 gate per la lettura delle carte d’imbarco. Al piano terra, la sala check-in è stata ampliata a 4.300 metri quadrati con 30 nuove postazioni self check-in (in totale 64) e il raddoppio degli spazi del sistema BHS per lo smistamento bagagli. L’area partenze extra-Schengen è stata ampliata di 840 metri quadrati con l’aggiunta di due nuovi gate.
Tra le novità introdotte anche un sistema di rilevamento delle presenze basato sull’intelligenza artificiale, utile per monitorare in tempo reale i flussi dei passeggeri. Al piano superiore è stato inaugurato il nuovo duty-free, gestito da Avolta, che amplia l’offerta commerciale di prodotti duty-free, food & beverage e servizi per i viaggiatori.

Alla cerimonia hanno partecipato il presidente di Sacbo, Giovanni Sanga, il presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, e il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo, oltre alla sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, al presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi, e al Vescovo Francesco Beschi.
“L’aeroporto di Bergamo, passato da 500 mila a 17 milioni di passeggeri annui, è l’espressione di una politica del trasporto aereo nazionale che si è rivelata vincente – ha commentato Di Palma -. Ciò anche in ragione del percorso di privatizzazione avviato da Enac 25 anni fa con le concessioni quarantennali che, favorendo la policentricità aeroportuale e lo sviluppo del territorio, ha contribuito a determinare realtà di successo come quella di Bergamo. Uno scalo di riferimento internazionale – ha concluso il presidente Enac – che ha saputo investire sulla qualità dei servizi ai passeggeri riconoscendone l’elemento di attrattività, in una visione di aeroporto che, da ‘non luogo’, si afferma oggi come spazio ‘cool’, in grado di richiamare traffico e di produrre importanti ricadute economiche e occupazionali”.