“Con l’ecosistema fossilizzato su lastre di arenaria ritrovato nel parco delle Orobie Valtellinesi “spero che si possa creare un parco archeologico importante, un ulteriore luogo di attrattività per i turisti dello Stelvio e per la Valtellina che possa anche essere motivo di studio e curiosità per i turisti”. Ad affermarlo il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che, insieme, tra gli altri, all’assessore alla Montagna Massimo Sertori, ha partecipato alla conferenza stampa sulle incisioni rupestri ritrovate in Valtellina, dove sono state scoperte orme di anfibi e rettili, ma anche piante, semi, impronte di pelle e persino gocce di pioggia.
Riportata alla luce dallo scioglimento di neve e ghiaccio causato dal cambiamento climatico, la scoperta – recuperata a 3mila metri di quota – conserva tracce di vita risalenti a 280 milioni di anni fa. “Il percorso per avere l’assoluta garanzia che si trattasse effettivamente di reperti è stato lungo. Mi auguro – ha aggiunto Fontana – che con l’ulteriore arretramento del ghiacciaio si possa trovare qualche altro luogo dove esistono reperti di questo genere. Lo scorrimento del ghiacciaio può creare dei danni ma possiamo sperare che qualche altra parte riparata la si possa rinvenire. Si tratta di “una scoperta molto rilevante, che fa nascere ulteriori motivi di approfondimenti con graffiti rinvenuti alla quota più alta a livello europeo, a tremila metri e questo ci porta a sperare che ne possano emergere altri. La Lombardia è un libro di storia a cielo aperto, con storia dell’uomo e anche prima: siamo un centro di grande interesse”, ha concluso Fontana sottolineando che “il cambiamento climatico ha dato la possibilità di rinvenire una fetta della storia del nostro territorio. Se i ghiacciai arretrano, speriamo ci riservino qualche altra scoperta”.
