giovedì, 2 Maggio 2024

Mice, gli esiti dell’incontro di Firenze

Dai partecipanti è emersa la necessità di una politica di collaborazione tra le regioni

Grande successo per l’incontro ‘Le regioni nello scenario del Mice italiano’ organizzato giovedì 23 febbraio presso il Palazzo degli Affari di Firenze dalla Delegazione Regionale Toscana Marche Umbria di Federcongressi&Eventi e coordinato da Carlotta Ferrari, direttrice del Firenze Convention Bureau. All’evento hanno presenziato diverse personalità del turismo, sia del comparto pubblico che privato.
Nella prima parte del meeting Carlotta Ferrari ha introdotto il tema dell'accordo interregionale Mice siglato il 17 febbraio alla Bit di Milano dal Ministero del Turismo e da Cristina Scaletti, assessore al turismo della Regione Toscana, capofila del progetto. La Scaletti ha ribadito la necessità di una politica di condivisione e di coordinamento tra le regioni per il riconoscimento a livello internazionale del Marchio Italia.
Tra i presenti anche Fabrizio Bracco, assessore al turismo dell'Umbria, che ha brevemente delineato l'attività del neonato Convention Bureau regionale. “Fino a poco tempo fa l’Umbria non aveva nessun tipo di strategia di sviluppo per il congressuale. Oggi abbiamo compreso l'importanza del Mice ed inserendolo tra le leve di sviluppo per la crescita economica del territorio umbro”.
A concludere l’intervento di Adolfo Parodi, vicepresidente di Federcongressi&Eventi, che ha manifestato la volontà dell'ente a dare sostegno tecnico e strategico al progetto interregionale Mice. “Il Convention Bureau Italia – afferma Parodi – è stato voluto da Federcongressi. É importante che tra le regioni si parli di coordinamento a livello generale, affinché le risorse economiche siano spese nel modo migliore. Il CB Italia è stato concepito come organismo superpartes che agisse da braccio tecnico per garantire trasparenza e sostegno all'operatore straniero, aiutandolo a selezionare le destinazioni migliori per un dato evento. L'inserimento nell'Enit non sembra la miglior soluzione per la sua sopravvivenza: il CB Italia dovrebbe continuare ad agire come soggetto autonom0o che operi in modo spedito per garantir la sua operatività”. 

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