Sono 38 le strutture ricettive del Piceno che hanno ottenuto il Marchio ospitalità italiana, giunto alla nona edizione. La certificazione gratuita, attribuita dall’Isnart, riconosce la qualità del servizio nel settore turistico e della ristorazione.
Gli attestati sono stati consegnati, nella Sala gialla della Cciaa, a 23 alberghi, un campeggio, 14 ristoranti.
“Puntare sulla qualità – ha detto Gino Sabatini, presidente della Cciaa di Ascoli Piceno – è diventata una scelta obbligata per chi vuole essere competitivo e attrarre una clientela anche sul livello internazionale, che è affascinata e attratta dal Piceno e dalla sua ampia offerta turistica: una cultura della qualità – ha aggiunto – che è sempre più diffusa nella nostra provincia e non rimane un’autocelebrazione. Se le aziende turistiche si certificano vuol dire che c’è piena consapevolezza dell’utilità di un simile processo, che poi si traduce con benefici effettivi sul fronte del business”.
Sabatini ha ricordato che “aderire a questo riconoscimento è una scelta volontaria del singolo imprenditore. Dipende esclusivamente dalle linee strategiche adottate per la gestione della propria struttura. L’ottenimento del Marchio va quindi sfruttato perché permette a chi lo ottiene di differenziarsi dalle altre strutture concorrenti”.
“L’iniziativa Marchio di qualità ospitalità italiana – ha sottolineato Fabrizio Schiavoni, segretario generale della Camera ascolana – nata dalla collaborazione tra Sistema camerale e Regione Marche, si muove nella direzione di una valorizzazione delle strutture turistiche in chiave regionale, anche attraverso l’unificazione degli strumenti e misure di promozione del territorio e qualificazione dell’ospitalità”.