Lasciata alla spalle la fase dell’emergenza, entro cinque anni Malpensa punta a un aumento di 1 milione di passeggeri di voli intercontinentali. L’obiettivo è stato annunciato dal presidente di Sea, Pietro Modiano, in commissione a Palazzo Marino dove ha illustrato il piano industriale dell’azienda 2016-2021.
Secondo i dati illustrati in commissione, al netto di Expo e della presenza di Ryanair dal dicembre del 2015, Malpensa cresce del 10% in media negli ultimi mesi. Secondo Modiano, “Malpensa può essere un modello vedendo le tendenze del traffico aereo a lungo termine, in cui ci saranno i low cost e i lungo raggio e in mezzo niente”.
La crescita del numero di passeggeri “sarà fatta per tre quarti dai voli low cost e per un quarto da quelli continentali” tenuto conto che tra il 2015 e il 2020 in totale i vettori low cost in Europa peseranno per il 93% della crescita di capacità. Entro il 2018, poi, si concluderanno i lavori del rifacimento del Terminal 2 di Malpensa per cui è prevista una spesa di 20 milioni.
Per quanto riguarda Linate, invece, Modiano ha anticipato la necessità di investire sullo scalo “perché non lo si fa da un quarto di secolo”. “L’aeroporto – ha detto – va rimesso a posto perché è un’area di grande sviluppo, anche con l’arrivo della metropolitana della linea 4”.
In totale sono previsti investimenti per 550 milioni di euro, di cui 210 a carico di terzi. La prima fase prevede, tra il 2016 e il 2021, una spesa di 156 milioni “di cui 118 messi da Sea”.
I lavori comprenderanno il restyling della facciata dell’aeroporto (estate del 2017), il rifacimento degli interni, dell’area arrivi e della pista nel 2018 o nel 2019, l’anno è ancora da definire, con la chiusura dell’aeroporto per possibili due o tre mesi. “Alla fine di questi lavori avremo un aeroporto non solo molto bello ma anche che renderà accessibile una parte di città che i milanesi non ritengono nemmeno tanto loro”, ha concluso Modiano.