venerdì, 22 Novembre 2024

Franceschini: fondi per adv e TO salgono a 245 mln, oltre 20 mln per le guide

“Le risorse destinate al ristoro delle agenzie di viaggio e dei tour operator sono incrementate fino a 245 milioni di euro, mentre 20 milioni di euro vengono destinati al ristoro di guide e accompagnatori turistici”. Così Dario Franceschini, ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, ha commentato la firma dei due decreti con cui le risorse residue del fondo istituito con il decreto legge Rilancio con una dotazione di 25 milioni di euro, poi innalzata con il decreto legge agosto a 265 milioni di euro, vengono indirizzate per una quota parte di 20 milioni di euro al ristoro delle guide turistiche e degli accompagnatori turistici e per il restante ammontare di 220 milioni di euro al ristoro di agenzie di viaggio e tour operator, già destinatari di una prima tranche di 25 milioni provenienti dal medesimo fondo.

Mentre agenzie di viaggio e tour operator fanno riferimento alla procedura di presentazione delle istanze già pubblicata sul sito della DG turismo e aperta fino al prossimo 9 ottobre, le guide e gli accompagnatori turistici faranno riferimento all’avviso che verrà pubblicato entro cinque giorni dalla data di registrazione del decreto.

In particolare, saranno beneficiari delle risorse le guide turistiche e gli accompagnatori turistici titolari di partita IVA che esercitano attività prevalente identificata dal codice ATECO 79.90.20, in possesso dei seguenti requisiti:

  1. Residenza in Italia;
  2. Titolare di partita IVA associata al codice ATECO 79.90.20 quale attività prevalente in data anteriore al 23 febbraio 2020;
  3. Possesso del patentino di abilitazione allo svolgimento della professione di guida turistica o di accompagnatore turistico;
  4. Essere in regola con gli obblighi in materia previdenziale, fiscale, assicurativa.

L’erogazione dei contibuti avverrà entro trenta giorni dal termine di presentazione delle domande. Le risorse verranno ripartite tra i beneficiari in egual misura, comunque non superiore a 5.000 euro ciascuno.

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