Il comparto agrituristico italiano fa i conti con una crisi senza precedenti, stimando una perdita complessiva per il 2020 in circa 1 miliardo di euro, pari al 65% del fatturato annuale. È quanto afferma l’associazione agrituristica Terranostra-Campagna Amica di Coldiretti, in occasione degli Stati generali convocati dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte per fare il punto sulla situazione del turismo colpito dall’emergenza Coronavirus.
A pesare oltre alle difficoltà della ripartenza, sottolinea l’associazione, è la chiusura forzata delle strutture che ha fatto saltare sia il periodo pasquale sia i ponti del 25 aprile e del primo maggio; un calo della domanda interna a cui si somma il crollo del turismo internazionale con gli stranieri che rappresentano il 59% dei pernottamenti complessivi.
L’Italia è leader mondiale nel turismo rurale con 24 mila strutture agrituristiche diffuse lungo tutta la Penisola in grado di offrire 253 mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat. Un comparto che, ricorda il presidente Diego Scaramuzza, “svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy post covid perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità per la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare affollamento”.