martedì, 5 Novembre 2024

Alexa sbarca negli hotel italiani per rispondere alle domande dei clienti

“Alexa, che tempo fa oggi?”. “Alexa, come arrivo al Colosseo?”. “Alexa, qual è l’orario del check out?”. Non più solo a casa. L’assistente vocale più famosa al mondo ora ci segue anche in viaggio. Amazon lancia infatti in Italia Alexa Smart Properties for Hospitality. E da oggi i
solution provider e gli hotel italiani possono integrare l’IA di Alexa in esperienze end-to-end efficaci, su scala nazionale.

“In casa ormai Alexa è come un membro della famiglia – spiega il country manager Gianmaria Visconti -. Ora diventa un membro
aggiunto dello staff di un albergo”, con un’esperienza interattiva per i clienti tutta dedicata. Il nuovo servizio consente infatti agli ospiti di riprodurre musica, ordinare il servizio in camera, chiamare la reception ma anche regolare i dispositivi compatibili, come luci, termostati e tende, utilizzare i più noti servizi streaming, aiutando allo stesso tempo i gestori a generare maggiori profitti e a migliorare la soddisfazione dei clienti. Si può infatti anche scegliere di sviluppare skill personalizzate per ottimizzare ulteriormente l’esperienza, dalla password per il  Wi-Fi a chiamare il concierge, giocare, allenarsi o richiedere altri asciugamani per il bagno.

Gli operatori possono inoltre sfruttare Echo Show 5 o 8 per fare upselling, ad esempio con offerte di cibo, bar e spa. Tra i primi ad adottare la nuova esperienza Alexa, il Gruppo TH al TH Roma Carpegna Palace. Parc Hotels Italia lancerà la soluzione anche al Parc Hotel di Peschiera del Garda e il gruppo So.GES fornirà l’esperienza agli ospiti del Borgo di Cortefreda a Firenze (nella foto). Alexa Smart Properties for Hospitality sarà disponibile anche per gli ospiti del Continental Terme Hotel di Montegrotto (Padova).

“La tecnologia dà un impulso incredibile al turismo – sottolinea la direttrice generale di Confindustria Alberghi, Barbara Casillo – ha tolto la paura di viaggiare alle persone, perché arrivano che già conoscono il contesto. Offrire un  linguaggio facile e familiare è un ulteriore salto in avanti, così come la capacità di accogliere e rendere fruibili i tanti servizi di un hotel di cui a volte non ci si rende nemmeno conto durante un soggiorno. Negli ultimi anni sono stati messi in campo diversi interventi a supporto delle imprese per la digitalizzazione e altri ne verranno – prosegue Casillo – Ogni volta che sosteniamo il futuro del turismo, stiamo dando supporto al sistema di produzione del Paese. Lo abbiamo visto con il Covid, quando improvvisamente si è fermato tutto il settore”.

“Il turismo – aggiunge la presidente Maria Carmela Colaiacovo – è forse il settore in cui più entrano le nuove tendenze e dove la contaminazione è molto forte. Certo, veniamo da due anni molto difficili e compiere investimenti per un albergatore ora è pesante, ma la transizione tecnologica è ormai obbligatoria”. Quanto alle applicazioni della nuova “versione” di Alexa, “come albergatrice mi sono venute mille idee. Penso ad esempio al cliente che può avere un po’ di pudore nel chiedere al ricevimento il prezzo di un servizio. Sarà uno strumento
interessante di business e per la qualità del servizio”.

L’uso di Alexa in camera è facoltativo; gli altoparlanti intelligenti Echo sono dotati di un pulsante di disattivazione del microfono che lo disattiva elettronicamente. Con Alexa Smart Properties, gli ospiti utilizzano Alexa senza collegare il proprio account Amazon al dispositivo e le registrazioni vocali non vengono salvate. Il servizio è già disponibile anche nel Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Canada e presto in Germania.

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