A lavoro su infrastrutture e IA, Santanchè: non parliamo di overtourism


Mentre fioccano dati positivi sulle presenze e sul fatturato di Pasqua e dei Ponti primaverili, quest’anno favorite anche dalla possibilità di pianificare viaggi più lunghi con pochi giorni di ferie, gli operatori del turismo fanno il punto mettendo nell’obiettivo infrastrutture, finanza e intelligenza artificiale agli stati generali di Federturismo a Palazzo Wedenkind a Roma assieme ai ministri Daniela Santanchè e Adolfo Urso e al presidente di Confindustria Emanuele Orsini.

A certificare lo stato di benessere del settore la premier Giorgia Meloni che in un videomessaggio elenca le strategie a 360 gradi messe in campo e spiega: “Abbiamo restituito al turismo quella centralità che per troppi anni era stata negata, di farne ancora di più il motore di sviluppo, di occupazione, di benessere di questa nazione”. I numeri secondo Meloni restituiscono un quadro positivo del quale andare orgogliosi. “Nel 2024 abbiamo toccato un nuovo record raggiungendo quota 458 milioni di presenze turistiche. Per la prima volta nella storia, l’Italia ha superato la Francia e siamo secondi solamente alla Spagna. Crescono i turisti stranieri, aumenta la presenza delle strutture alberghiere, sale la spesa pro capite” aggiunge la premier.

“Il turismo italiano è sempre più competitivo. Ce lo dicono anche i primi dati sulla Pasqua e sui ponti primaverili” dice la ministra Santanchè commentando le stime di Isnart per Unioncamere ed Enit.

“Stime e tendenze significative, che lasciano intendere anche come le politiche e le attività di destagionalizzazione, diversificazione e sostenibilità attuate dal ministero del Turismo, insieme a Regioni, associazioni e operatori, stiano improntando il comparto a uno sviluppo virtuoso e vincente” aggiunge il ministro, ricordando che “parlare di overtourism come maledizione del turismo italiano non solo è sbagliato, ma addirittura le sembra una bestemmia”.

Per Leopoldo Destro, delegato del presidente di Confindustria su Trasporti, Logistica e Industria del Turismo e della Cultura, “è sintetizzata in tre D la ricetta di Confindustria per sostenere e far crescere il turismo, un’economia stellare, pilastro per la crescita del sistema Italia”. Diversificazione, “perché non possiamo fare in modo che i turisti ci conoscano solo per tre città italiane, quindi Roma, Milano e Venezia, ma anche Firenze e Napoli: dobbiamo diversificare, abbiamo città che sono interessantissime a livello culturale, e abbiamo anche tantissimi borghi”. Destagionalizzazione, “possiamo fare in modo che le aree balneari o le aree montane non lavorino solo 3-4 mesi”. Digitalizzazione, “perché per forza di cose noi dobbiamo essere più moderni, più contemporanei, più efficienti”.

“Promuovere lo sviluppo del sistema turistico italiano, ponendo al centro la sua qualità, digitalizzazione, sostenibilità e accessibilità – ha concluso la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli – è l’obiettivo verso cui far convergere le forze di tutti gli attori del settore. E le imprese, in questa grande trasformazione di valori, aspettative, comportamenti, hanno una funzione di stimolo, di esempio e di traino anche verso la politica e le istituzioni pubbliche”.

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