A rischio risarcimenti delle compagnie aeree


A rischio 200 milioni di euro di risarcimenti riconosciuti ogni anno dalle compagnie aeree ai passeggeri italiani per i disservizi legati al trasporto aereo. Lo denuncia RimborsoAlVolo, società specializzata in assistenza ai viaggiatori e unico ente italiano a partecipare all’Association of passenger rights advocates (Apra), gruppo europeo dedicato ai diritti dei passeggeri che ha lanciato ora una petizione online.

“La lobby dei vettori aerei ha avviato nell’ultimo periodo una intensa attività di pressione verso la Ue allo scopo di ottenere una riforma del Regolamento europeo 261/2004 che, come noto, stabilisce i diritti dei passeggeri in caso di disservizi nel settore del trasporto aereo. Le compagnie aeree chiedono in particolare che la compensazione pecuniaria da 250 a 600 euro riconosciuta oggi ai passeggeri che arrivano a destinazione con oltre 3 ore di ritardo, scatti solo se l’aereo accumula un ritardo superiore alle 5 ore – spiega RimborsoAlVolo – Non solo. I vettori chiedono all’Europa di limitare anche l’assistenza essenziale riconosciuta ai viaggiatori in caso di cancellazione o ritardo del volo, come i pasti e l’alloggio per chi rimane bloccato in aeroporto, e di introdurre un maggior numero di eccezioni che escludono la responsabilità delle compagnie verso i propri passeggeri.

Una modifica che comprime i diritti degli utenti del trasporto aereo e produrrebbe un danno economico ingentissimo ai viaggiatori: in base alle stime di RimborsoAlVolo, infatti, solo in Italia gli indennizzi riconosciuti dalle compagnie aeree per i disservizi ai passeggeri (ritardi, cancellazioni, perdita bagagli, ecc.) ammontano a circa 200 milioni di euro all’anno, coinvolgendo 650mila cittadini. Cifra che sale a 10 miliardi di euro annui se si considerano i disagi nell’intero territorio Ue”. “Se l’Europa cederà alle pressioni delle compagnie aeree, i passeggeri italiani perderanno circa 170 milioni di euro annui di risarcimenti, considerato che l’85% dei casi di ritardo non darà più diritto agli indennizzi attualmente previsti dalla normativa – spiega Giuseppe Conversano, ceo di RimborsoAlVolo – Proprio per contrastare tale situazione il gruppo europeo Apra ha lanciato una petizione online volta a chiedere all’Ue di bloccare qualsiasi peggioramento dei diritti dei passeggeri”.

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