mercoledì, 24 Aprile 2024

Emergenza lavoro, per Pasqua e primavera mancano oltre 50mila addetti

Politiche attive, riduzione cuneo fiscale, rinnovi contrattuali nazionali ad esenzione di imposta per i miglioramenti retributivi. Sono queste le proposte presentate da Assoturismo Confesercenti, rappresentato dal presidente di Fiepet Confesercenti Giancarlo Banchieri, al ministero del Turismo nel corso del Tavolo per la carenza di addetti nel settore turistico.

Complessivamente, già solo per la Pasqua e i mesi primaverili dei Ponti, si stimano oltre 50 mila lavoratori ‘mancanti’ nelle imprese turistiche. Per superare questa emergenza è opportuno investire sulle politiche attive del lavoro, attraverso maggiore cooperazione con i sistemi privati di reclutamento. Confesercenti, ad esempio, ha stretto con Adecco un’alleanza contro il mismatch, ma non si può lasciare l’incontro tra domanda e offerta alle sole iniziative private. Va realizzato un vero e proprio scambio di banche dati tra collocamento pubblico e associazioni di categoria che raccolgono il fabbisogno delle imprese. Va velocizzato e snellito il procedimento di richiesta dei Voucher, reintrodotti con la legge di Bilancio 2023: l’eccessiva farraginosità sta bloccando l’impatto positivo dello strumento, soprattutto nel comparto del turismo. Sempre nel rispetto della tracciabilità e della trasparenza”, avverte COnfesercenti.

“È opportuno introdurre tipologie contrattuali ad hoc per il lavoro stagionale per giovani e pensionati con misure di defiscalizzazione. La gestione dei flussi di immigrazione va inoltre ripensata in base alla opportunità di lavoro ed è necessario risolvere anche il problema della mobilità dei lavoratori stagionali. Infine, ma non meno importante, bisogna rafforzare la formazione professionale regionale di figure turistiche e realizzare una più stretta cooperazione tra istituti scolastici (ITS) e imprese anche promuovendo l’alternanza scuola lavoro. Occorre infine promuovere i contratti collettivi comparativamente più rappresentativi. Il danno reputazionale provocato dai CCNL che fanno dumping salariale al ribasso è inestimabile ed ha solo creato allontanamento, soprattutto dei giovani, dal settore del turismo”, conclude la nota di Assoturismo Confesercenti.

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