“Una stagnazione che potrebbe portare a risvolti drammatici”. Con queste parole la Federazione Italiana Pubblici Esercizi si unisce alle associazioni del comparto turistico ed esprime preoccupazione circa i ritardi che stanno frenando l’iter in Senato del disegno di legge delega per la riforma del demanio ad uso turistico.
“Un provvedimento – aggiunge l’associazione – che stava per vedere la luce dopo anni di rinvii, e a cui hanno collaborato attivamente in sede parlamentare tutte le categorie del nostro Sistema, con l’obiettivo di far approvare almeno il Ddl delega: azzerare tutto solo perché si è arrivati a fine legislatura è un’autentica presa in giro per il nostro settore.
Vogliamo ricordare che l’inaspettato innalzamento del PIL oltre le previsioni si deve soprattutto all’impegno quotidiano proprio di questo settore, che ora si trova alle prese con un’inaspettata strenna natalizia dalle implicazioni potenzialmente catastrofiche. Se fosse davvero confermata l’impossibilità di varare la legge riforma prima della fine della legislatura in corso, le imprese del turismo operanti sul demanio, inclusi bar, ristoranti e locali, si troverebbero, già nella stagione 2018, nella confusione più totale, con decine di migliaia di posti di lavoro in tutta Italia a forte rischio, il blocco di ogni forma di investimento e una nuova, pressoché sicura, procedura a carico dell’Italia da parte dell’Unione Europea.
L’unica soluzione – conclude Fipe – è la presa al più presto in carico dell’approvazione del Ddl da parte del Senato. Siamo consapevoli delle difficoltà di fine legislatura ma si devono trovare al più presto spazi e modi per garantire al settore turistico di lavorare con serenità e scongiurare gravi conseguenze per tutta l’economia del nostro Paese”.