giovedì, 19 Dicembre 2024

In estate disagi nel 45% dei voli in partenza dall’Italia

Con la fine dell’estate si conclude anche il periodo di maggiore traffico aereo, durante il quale milioni di italiani hanno colto l’occasione per viaggiare. Purtroppo, all’aumento dei voli si è accompagnato un incremento di disservizi come ritardi, cancellazioni e negati imbarchi. Secondo i dati di AirHelp oltre il 45% dei voli in partenza dall’Italia tra giugno e agosto hanno subito disagi, colpendo più di 928.000 viaggiatori, molti dei quali non sono consapevoli del loro diritto a un risarcimento.

Quest’estate, più di 32 milioni di passeggeri hanno volato dagli aeroporti italiani, segnando un incremento del 3,2% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, dei 213.834 voli totali in partenza dall’Italia, 97.581 hanno subito disservizi, una situazione che ha lasciato migliaia di viaggiatori in attesa di risarcimento. Di questi, secondo i dati raccolti da AirHelp, una larga parte – quasi un milione di persone – potrebbe non essere consapevole del risarcimento a cui ha diritto.

Questa situazione non riguarda solo l’Italia. In tutta Europa, oltre il 38% dei voli ha registrato ritardi o cancellazioni durante i mesi estivi, rendendo oltre 7,4 milioni di passeggeri idonei alla compensazione pecuniaria. A livello globale, il numero di viaggiatori interessati da disservizi sale a 12,8 milioni, dimostrando come il problema sia diffuso e coinvolga il trasporto aereo su scala internazionale.

Tra i principali aeroporti europei, Londra Heathrow ha registrato il maggior numero di passeggeri idonei al risarcimento durante l’estate, con 263.000 persone coinvolte, seguito da Francoforte (249.000) e Parigi Charles de Gaulle (245.000). Per quanto riguarda l’Italia, l’aeroporto con il numero più alto di passeggeri con diritto alla compensazione è Roma Fiumicino, con oltre 218.000 persone, seguito da Milano Malpensa (133.000) e Bergamo Orio al Serio (79.000).

In Europa, i diritti dei passeggeri aerei sono tutelati dal regolamento CE261/2004, mentre per i voli tra il Regno Unito e l’Europa si applica la normativa UK261. Questi stabiliscono che i passeggeri hanno diritto a compensazioni in denaro quando il volo viene ritardato di 3 o più ore, cancellato con breve preavviso o in caso di negato imbarco.

I risarcimenti possono variare da 250 a 600 euro a persona, a seconda della distanza del volo e del ritardo accumulato. Inoltre, i passeggeri hanno diritto all’assistenza gratuita durante l’attesa, che può includere pasti e bevande, eventuali pernottamenti in hotel e telefonate gratuite. In caso di cancellazione del volo, i passeggeri hanno anche diritto al rimborso del biglietto o a un volo alternativo verso la propria destinazione.

Nonostante la normativa sia ormai in vigore dal 2004, molti non sono ancora sufficientemente informati riguardo ai propri diritti, o trovano eccessivamente complesso il processo di richiesta. “Ogni estate migliaia di passeggeri italiani affrontano ritardi e cancellazioni, ma pochi sanno di avere diritto a una compensazione pecuniaria. La complessità del processo di reclamo spesso scoraggia, ma non dovrebbe essere così” commenta l’Avv. Mariana Giuliano, esperta di diritti dei passeggeri e portavoce italiana di AirHelp. “La realtà è che ritardi e cancellazioni stanno diventando sempre più comuni e con un numero crescente di viaggiatori coinvolti in questi disservizi, è fondamentale che i passeggeri italiani siano pienamente informati sui loro diritti. Noi di AirHelp siamo al loro fianco per garantire che i risarcimenti vengano ottenuti in modo tempestivo ed efficace.”

È possibile scaricare la Guida aggiornata ai Diritti dei Passeggeri 2024 per approfondire i propri diritti e scoprire come richiedere facilmente un risarcimento con l’aiuto di AirHelp.

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