Le associazioni che raggruppano compagnie e aeroporti europei hanno scritto ai primi ministri e ai ministri dei trasporti, salute e affari interni dell’Ue, dell’area Schengen e del Regno Unito, per esporre le loro preoccupazioni sul fallimento nel tentativo di attuare un approccio alle restrizioni ai viaggi coerente e basato su dati scientifici. Lo si legge in una nota congiunta.
La lettera, inviata congiuntamente da Aci Eruope, Airlines for Europe (A4E) e dalla Iata (associazione internazionale del trasporto aereo), è molto critica sull’introduzione delle nuove restrizioni verso specifici paesi. Molte di queste restrizioni, secondo le tre organizzazioni, sono incoerenti con i principi indicati dall’Organizzazione mondiale della salute e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
“Il settore dell’aviazione europea esorta i paesi dell’Ue, dell’area Schengen e del Regno Unito a riconsiderare le restrizioni ai viaggi che sono state imposte tra di loro, incluse le quarantene”, scrivono le tre associazioni nella missiva. “Non abbiamo visto alcuna giustificazione basata su dati scientifici e proporzionata per simili restrizioni da un punto di vista della salute pubblica”, aggiungono.